SAN BENEDETTO - «In queste condizioni è pericoloso lavorare. Se all’ospedale di San Benedetto arrivano pazienti gravi è indispensabile avere strumenti per trattarli in sicurezza». Questa volta ad affilare le armi sono il presidente della Provincia Sergio Loggi e la consigliera provinciale Aurora Bottiglieri che intervengono sulla situazione critica del Madonna del Soccorso carente sia di posti letto, che di personale e macchinari.
E proprio oggi è prevista una conferenza in cui la direttrice Natalini illustrerà le nuove riorganizzazioni in serbo per i vari reparti a cominciare dall’emergenza.
L’appello
Riorganizzazioni continue presso il nosocomio rivierasco dal sapore di una coperta tesa a nascondere i continui tagli.
I tagli
«I tagli e le riorganizzazioni non possono che aumentare il rischio clinico di peggioramento del paziente - proseguono gli esponenti della Provincia - Il netto ridimensionamento delle risorse per gestire i casi più gravi rappresenta un taglio lineare che va in controtendenza rispetto alla volontà di vocare il nostro ospedale all’emergenza. La carenza di personale medico, che è un grave problema, non può giustificare il taglio, perché i pochi medici rimasti, esposti a un grave rischio di denuncia, si sposterebbero verso altre sedi più vicine alla loro residenza e i giovani medici, che si stanno specializzando, non troverebbero più attrattiva la frequenza nel nostro Pronto soccorso. Inoltre alla Murg sarebbe previsto il taglio di un medico di pomeriggio e di 6 infermieri».
Il confronto
«Riteniamo che in queste condizioni sia pericoloso lavorare- terminano Loggi e Bottiglieri - Se all’ospedale arrivano pazienti gravi, allora è indispensabile avere strumenti per trattarli in sicurezza. Il fatto che l’ospedale di Ascoli abbia molte specialistiche presenti (Emodinamica, reparto di Pneumologia, Malattie infettive, Nefrologia, posti letto per Oncologia e Gastroenterologia), non si può accettare che per San Benedetto non si investa maggiormente per una unità operativa del dipartimento di emergenza».