SAN BENEDETTO - La Corte dei conti chiude i rubinetti ai rimborsi dei gruppi consiliari e i consiglieri corrono ai ripari modificando il regolamento al fine di non incorrere più in problemi e poter disporre di risorse per le spese consiliari.
I rilievi
La questione era nata nel 2016 quando la Corte dei conti contestò all’ufficio economato del Comune il rimborso delle spese sostenute dai gruppi consiliari. Si trattava di cifre irrisorie intorno ai 4mila euro l’anno con cui pagare tutti i partiti e le liste presenti nell’emiciclo consiliare. Somme minime ma non passate inosservate agli occhi della Magistratura contabile che le contestò, accusando lo stesso funzionario che le aveva erogate, tanto che non sono state congelate. Da qui la richiesta dei consiglieri comunali di poter modificare l’attuale regolamento consiliare inserendo le condizioni e le modalità di rimborso. Questione toccata nell’ultima conferenza dei capigruppo dove la presidente della commissione affari generali, Silvia Laghi, ha assunto l’impegno di convocare quanto prima il tavolo tecnico politico per discuterne e avviare un percorso di revisione del regolamento.
L’attuale regolamento comunale è molto generico in merito ai rimborsi spese mentre la Corte dei conti impone che il pagamento avvenga per “attività inerenti i lavori del consiglio comunale e deve essere di interesse alla collettività”. «Circa un anno fa- spiega il capogruppo dei Verdi Paolo Canducci – richiesi all’economato il pagamento di alcune spese sostenute dal mio gruppo, si trattava di circa 300 euro ma in quell’occasione mi spiegarono che la Corte dei conti aveva effettuato controlli e sollevato obiezioni sui pagamenti in quanto non previsti dal regolamento».
L’iter
Il capogruppo autorizza le spese ritenute necessarie per il funzionamento del gruppo e mensilmente presenta al servizio economato richiesta di rimborso, opportunamente documentata inoltre ai capigruppo è fatto carico di rendicontazione delle somme assegnate corredate da regolare documentazione. Il fondo, infatti, è gestito dal servizio economato e può essere utilizzato per tutte le spese inerenti il funzionamento e l’attività dei singoli gruppi opportunamente documentate con fatture, ricevute fiscali e note spese intestate al Comune e autorizzate dal capogruppo. A questo punto si dovrà rimettere mano sul regolamento e attualizzarlo.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout