San Benedetto, rimborsi dei gruppi consiliari nel mirino della Corte dei conti: per poche migliaia di euro serve modificare il regolamento

San Benedetto, rimborsi dei gruppi consiliari nel mirino della Corte dei conti: per poche migliaia di euro serve modificare il regolamento
San Benedetto, rimborsi dei gruppi consiliari nel mirino della Corte dei conti: per poche migliaia di euro serve modificare il regolamento
di Alessandra Clementi
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Domenica 26 Marzo 2023, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 21:12

SAN BENEDETTO - La Corte dei conti chiude i rubinetti ai rimborsi dei gruppi consiliari e i consiglieri corrono ai ripari modificando il regolamento al fine di non incorrere più in problemi e poter disporre di risorse per le spese consiliari. 

 
I rilievi


La questione era nata nel 2016 quando la Corte dei conti contestò all’ufficio economato del Comune il rimborso delle spese sostenute dai gruppi consiliari. Si trattava di cifre irrisorie intorno ai 4mila euro l’anno con cui pagare tutti i partiti e le liste presenti nell’emiciclo consiliare. Somme minime ma non passate inosservate agli occhi della Magistratura contabile che le contestò, accusando lo stesso funzionario che le aveva erogate, tanto che non sono state congelate. Da qui la richiesta dei consiglieri comunali di poter modificare l’attuale regolamento consiliare inserendo le condizioni e le modalità di rimborso. Questione toccata nell’ultima conferenza dei capigruppo dove la presidente della commissione affari generali, Silvia Laghi, ha assunto l’impegno di convocare quanto prima il tavolo tecnico politico per discuterne e avviare un percorso di revisione del regolamento.

L’attuale regolamento comunale è molto generico in merito ai rimborsi spese mentre la Corte dei conti impone che il pagamento avvenga per “attività inerenti i lavori del consiglio comunale e deve essere di interesse alla collettività”. «Circa un anno fa- spiega il capogruppo dei Verdi Paolo Canducci – richiesi all’economato il pagamento di alcune spese sostenute dal mio gruppo, si trattava di circa 300 euro ma in quell’occasione mi spiegarono che la Corte dei conti aveva effettuato controlli e sollevato obiezioni sui pagamenti in quanto non previsti dal regolamento».

Lo stesso consigliere di maggioranza Simone De Vecchis aveva chiesto di aggiornare il regolamento inserendo anche spese per gli accessi ai social che magari fino a dieci anni fa non erano così incidenti rispetto a oggi. Nel regolamento comunale viene puntualizzato nel bilancio comunale è istituito un apposito capitolo per le spese di funzionamento dei gruppi consiliari. Con la stessa deliberazione di approvazione del bilancio viene determinato il piano di riparto che prevede per un 40% in quota uguale tra tutti i gruppi e per il restante 60% in proporzione alla consistenza numerica del gruppo. 


L’iter


Il capogruppo autorizza le spese ritenute necessarie per il funzionamento del gruppo e mensilmente presenta al servizio economato richiesta di rimborso, opportunamente documentata inoltre ai capigruppo è fatto carico di rendicontazione delle somme assegnate corredate da regolare documentazione. Il fondo, infatti, è gestito dal servizio economato e può essere utilizzato per tutte le spese inerenti il funzionamento e l’attività dei singoli gruppi opportunamente documentate con fatture, ricevute fiscali e note spese intestate al Comune e autorizzate dal capogruppo. A questo punto si dovrà rimettere mano sul regolamento e attualizzarlo.
 

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