Marche, dal bilancio all’urbanistica: le leggi regionali nel mirino delle Corte dei Conti

Tra le rilevazioni, coperture finanziarie poco chiare, carenze negli atti e tempi lunghi

Dal bilancio all’urbanistica: le leggi regionali nel mirino delle Corte dei Conti
Dal bilancio all’urbanistica: le leggi regionali nel mirino delle Corte dei Conti
di Martina Marinangeli
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Domenica 31 Marzo 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 12:07

ANCONA - Un anno di leggi passato ai raggi X. In una relazione di 138 pagine, suddivisa per schede, la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti delle Marche ha fatto le pulci a tutte le norme approvate da Palazzo Raffaello nel corso del 2023. Un pacchetto che va dagli articolati più light, come le disposizioni in materia di apicultura, a quelli di peso che definiscono il corso di un mandato: una su tutte, la legge sull’Urbanistica.

Cosa manca

Su tutte, la Corte dei Conti ha fatto rilevazioni in merito a tempi, coperture finanziarie o tempistiche non rispettate.

Una prassi, quella della valutazione dell’iter legislativo regionale da parte della magistratura contabile, che poi decide se promuovere o meno, in fase di giudizio di parifica, l’operato di Palazzo Raffaello. Ma andiamo a vedere nello specifico cosa viene ascritto alla giunta. Partendo dalle leggi macro del 2023, ovvero il bilancio di previsione e la legge Urbanistica.

Gli esempi

Su quest’ultima, contestata normativa, si rilevano «carenze informative della relazione tecnica», che «non fornisce adeguata dimostrazione dell’assenza degli effetti finanziari delle disposizioni»: dai compiti dei Comuni all’istituzione dell’Osservazione sul consumo di suolo. Passando alla legge bilancio 2024/2026, si chiede conto dei fondi speciali, previsti senza indicare i provvedimenti che motivano questi stanziamenti, e dei tempi lunghi di approvazione. Ma quest’ultima osservazione deve essere parecchio ricorrente, dato che ormai da anni non viene rispettata la deadline del 31 ottobre per l’approdo del documento in Consiglio regionale. C’è pure l’atto con cui è stata istituita la figura del sottosegretario alla presidenza della giunta, ruolo affidato all’ex primario del Pronto soccorso di Torrette Aldo Salvi. Sull’indennità, la magistratura contabile evidenzia che «si è considerato come riferimento il budget medio per assessore regionale, tuttavia non viene fornita una ricostruzione analitica dei calcoli effettuati per tale stima». E aggiunge: «Considerato che per i consiglieri regionali è prevista un’indennità di carica mensile pari a 6.400 euro, non è agevolmente comprensibile la quantificazione in 11mila euro della spesa che, pur riguardando l’anno 2023, si riferisce al solo mese di dicembre», visto che la legge è stata pubblicata il 30 novembre 2023. E l’elenco è ancora lungo.

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