Proteste in via Manara: «È pericolosa, il limite dei 30 va esteso. Velocità ad intermittenza, 10 attraversamenti pedonali in un chilometro»

Bruni, referente dei residenti, chiede anche interventi di pulizia della pista ciclabile

Proteste in via Manara: «È pericolosa, il limite dei 30 va esteso. Velocità ad intermittenza, 10 attraversamenti pedonali in un chilometro»
Proteste in via Manara: «È pericolosa, il limite dei 30 va esteso. Velocità ad intermittenza, 10 attraversamenti pedonali in un chilometro»
di Laura Ripani
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Venerdì 8 Marzo 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:58

SAN BENEDETTO - Mentre le grandi città discutono se e come adottare la limitazione dei 30 chilometri all’ora nelle zone più trafficate, San Benedetto è già oltre perché su via Manara c’è già da tempo solo che è “a intermittenza”. Uno stop and go che i residenti contestano e si sono quindi rivolti alla referente, membro del direttivo del Comitato di quartiere del Paese Alto affinché si possa risolvere questa e altre situazioni che riguardano la lunga strada che dall’incrocio per Acquaviva arriva fino all’ospedale.

La situazione

«Il problema della viabilità in via Manara - spiega Tatiana Bruni - è stato più volte sottoposto all’attenzione dell’amministrazione comunale, a partire dalla prima assemblea pubblica del nuovo Comitato di Quartiere del Paese Alto che si è tenuta nell’agosto del 2022, quindi nell’incontro con il sindaco Antonio Spazzafumo del marzo 2023 e nell’assemblea del giugno 2023».

Il problema riguarda la sicurezza della viabilità legata all’alta velocità dei mezzi a motore in transito. Purtroppo questo ha provocato anche incidenti mortali in passato. Esistono oltre 10 attraversamenti pedonali rialzati, con a ridosso la segnaletica del limite di velocità di 30 chilometri all’ora in poco più di un chilometro di lunghezza della via. «Vista la vicinanza tra i vari attraversamenti - fa notare la referente -, la logica imporrebbe di estendere questo limite a tutta la via». Esiste poi anche un problema pulizia della pista ciclopedonale, che non avviene regolarmente, aggravata dalla incivile mancata raccolta delle deiezioni dei cani a passeggio con i rispettivi proprietari. «Sarebbero necessari controlli ripetuti per una tolleranza zero di questa condotta incivile - fa notare Bruni -. È stato ripetutamente richiesto un parco per cani, eventualmente annesso al Parco di via Manara o nella zona sottostante i piloni dell’autostrada, ma non si è avuta risposta. È stato anche richiesto che siano posizionate alcune panchine per il riposo dei pedoni, come è stato fatto nella parte ad est della Statale, almeno nel tratto sottostante i piloni dell’autostrada, dove esiste lo spazio per questa realizzazione».

Il quartiere

Il quartiere insomma, reclama maggiore attenzione e tutto il comitato di quartiere del Paese Alto è attento alle necessità di questa che è una zona particolarmente delicata della città.

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