SAN BENEDETTO - I giovani di Questione Natura non si limitano a difendere i pini di via mare ma vogliono dire la loro anche riguardo all’ospedale di San Benedetto. In particolare vogliono evidenziare proprio l’aspetto ambientale della costruzione di un nuovo plesso, in un’area già fortemente urbanizzata e quindi la sottrazione, sempre sul medesimo territorio, di spazi vitali.
L’affondo
« Vogliono abbattere i pini di via Mare - dice il leader Roberto Cameli - perché durante un’assemblea del quartiere alla quale hanno partecipato 20 persone circa, la maggioranza si è espressa per l’abbattimento.
Il traffico
La zona, poi, secondo i giovani che intendono lottare per riappropriarsi del loro futuro «vive gia problemi per il traffico, con un via vai indescrivibile. Con l’ospedale diventerebbe da “quartiere tranquillo” ad “inferno a cielo aperto”». Quindi l’invito: «Riflettiamo insieme e difendiamo il territorio!». E forse non saranno gli unici a protestare. certo è che, in vista del prossimo consiglio comunale del 28 dicembre, il clima si sta sempre più arroventando. Domani intanto la commissione congiunta, Sanità e Urbanistica, prenderà in esame la proposta di deliberazione proprio sull’“Individuazione dell’area per la realizzazione del nuovo ospedale di I livello nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto”. Convocazione che segue di qualche giorno l’atto di indirizzo, siglato dalla giunta, per la localizzazione e individuazione dell’area destinata alla realizzazione del nuovo ospedale tra via Sgattoni e viale dello Sport. Ciò che si imputa all’attuale amministrazione è proprio non aver intrapreso un percorso condiviso lasciando numerosi gruppi, come Salviamo il Madonna del Soccorso, Io resto qui, ma anche appunto semplici cittadini, fuori dai giochi.
L’affondo
Tra coloro che in questi giorni poi stanno alzando la voce c’è l’ex sindaco Pasqualino Piunti che ha rivendicato al proprio esecutivo un percorso di concertazione. Certo è che una città come San Benedetto già fortemente urbanizzata fa difficoltà a trovare spazi per servire un territorio ampio, di oltre 200mila abitanti che gravano, sulla struttura. Una struttura che non ha strade per renderla raggiungibile anche se fosse avvicinata di più a Porto d’Ascoli. Il timore poi è che sia difficile far costruire un building ex novo visto che le indicazioni dell’Europa sono quelle di evitare l’aumento del cemento. Chissà se i giovani di Questione Natura, visto che il futuro sarà il loro, riusciranno a convincere gli anziani.