San Benedetto, Piano regolatore: patto con i cervelli dell’università di Camerino e della Politecnica delle Marche per disegnare la Riviera del futuro

San Benedetto, Piano regolatore: patto con i cervelli dell’università di Camerino e della Politecnica delle Marche per disegnare la Riviera del futuro
San Benedetto, Piano regolatore: patto con i cervelli dell’università di Camerino e della Politecnica delle Marche per disegnare la Riviera del futuro
di Alessandra Clementi
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:30

SAN BENEDETTOLa cittadina regina del turismo in Riviera sarà la prima città a sperimentare la nuova legge regionale sull’urbanistica. E in questa cornice che si inserisce la firma della convenzione apposta ieri dal Comune, le Università di Camerino e la Politecnica delle Marche.

Gli studi

Entrambi gli atenei marchigiani si occuperanno di stilare gli studi tecnici e quelli socio economici che faranno da base per la revisione del Piano regolatore generale e quindi del Piano urbanistico generale. Le tempistiche vedrebbero lo studio socio economico, che sarà curato dalla Politecnica, pronto entro 4 mesi, mentre lo studio completo e conoscitivo entro 10 mesi. «Il nostro obiettivo – ha affermato l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli – è quello di arrivare al Pug entro la fine del nostro mandato. Puntiamo al consumo minimo del suolo e alla rigenerazione urbana». Il rettore Gregori: «Il territorio è il risultato di flussi, dati economici e sociali demografici per capire cosa accadrà da qui il nostro contributo».

La firma e gli impegni

Intorno alle 14 è stata apposta una firma quasi storica che sigla la convenzione tra amministrazione e atenei, quindi sul documento sono state poste le sigle del sindaco Spazzafumo, del rettore della Politecnica Gian Luca Gregori, del rettore dell’università di Camerino Graziano Leoni e del dirigente dell’urbanistica Giorgio Giantomassi.

Il rettore Leoni dell’Università di Camerino ha spiegato come l’ateneo metterà sul campo le sue competenze, vantando una scuola di Architettura che esiste da 30 anni e conta 50 docenti. «La nostra attività di studio propedeutico al Pug durerà 10 mesi- ha affermato Leoni - Si comporrà di una fase conoscitiva per poi procedere con la progettualità. Nella prima fase sarà affrontata una ricognizione della città, successivamente uno studio dei dati raccolti». A rappresentare la scuola di Architettura il direttore Massimo Sargolini: «Siamo da sempre molto attenta al territorio. Abbiamo una legge nuova e non è poco. I quadri conoscitivi saranno indispensabili e da lì l’approccio che si dovrà avere con il Pug. Il documento programmatico non si potrà stilare senza un quadro dell’esistente». Il rettore della Politecnica Gregori: «Il rapporto positivo tra istituzioni non è scontato, così la collaborazione tra le università».

C’è pure la mobilità

«Siamo di fronte a due università – ha commentato Gabrielli - che rappresentano l’eccellenza, ci troviamo a confrontarci con una nuova legge regionale urbanistica. San Benedetto sarà la prima città che darà attuazione a questa legge. Saranno fondamentali due aspetti revisione del Prg per arrivare al Pug. Ci serve conoscere la realtà di San Benedetto dal punto per arrivare a un piano programmatico e poi al Pug. Gli studi che si faranno saranno una programmazione, un percorso per un obiettivo. Da qui rientra anche il Pums altra colonna portante di questo percorso». E proprio in merito al Pums è intervenuto Giantomassi dichiarando: «Ripartiremo dai servizi, dal verde quale infrastruttura principale e non secondaria. Siamo a una svolta epocale dove il verde viene vissuto come elemento essenziale della programmazione urbanistica».

Le insidie

Il Piano regolare rappresenta da sempre uno dei tasselli più importanti e più difficili da portare a termine per un’amministrazione comunale. Sicuramente un obiettivo che richiede una forte tenuta politica, quindi una maggioranza compatta e blindata. Caratteristiche che oggi sembrerebbero lontane dalla coalizione Spazzafumo, il sindaco però afferma ottimista: «La revisione del Prg rientra nel nostro programma di mandato e la maggioranza lo sa, abbiamo intrapreso un percorso e occorrerà essere uniti per portare avanti questo obiettivo».

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