SAN BENEDETTO - La cittadina regina del turismo in Riviera sarà la prima città a sperimentare la nuova legge regionale sull’urbanistica. E in questa cornice che si inserisce la firma della convenzione apposta ieri dal Comune, le Università di Camerino e la Politecnica delle Marche.
Gli studi
Entrambi gli atenei marchigiani si occuperanno di stilare gli studi tecnici e quelli socio economici che faranno da base per la revisione del Piano regolatore generale e quindi del Piano urbanistico generale. Le tempistiche vedrebbero lo studio socio economico, che sarà curato dalla Politecnica, pronto entro 4 mesi, mentre lo studio completo e conoscitivo entro 10 mesi. «Il nostro obiettivo – ha affermato l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli – è quello di arrivare al Pug entro la fine del nostro mandato. Puntiamo al consumo minimo del suolo e alla rigenerazione urbana». Il rettore Gregori: «Il territorio è il risultato di flussi, dati economici e sociali demografici per capire cosa accadrà da qui il nostro contributo».
La firma e gli impegni
Intorno alle 14 è stata apposta una firma quasi storica che sigla la convenzione tra amministrazione e atenei, quindi sul documento sono state poste le sigle del sindaco Spazzafumo, del rettore della Politecnica Gian Luca Gregori, del rettore dell’università di Camerino Graziano Leoni e del dirigente dell’urbanistica Giorgio Giantomassi.
C’è pure la mobilità
«Siamo di fronte a due università – ha commentato Gabrielli - che rappresentano l’eccellenza, ci troviamo a confrontarci con una nuova legge regionale urbanistica. San Benedetto sarà la prima città che darà attuazione a questa legge. Saranno fondamentali due aspetti revisione del Prg per arrivare al Pug. Ci serve conoscere la realtà di San Benedetto dal punto per arrivare a un piano programmatico e poi al Pug. Gli studi che si faranno saranno una programmazione, un percorso per un obiettivo. Da qui rientra anche il Pums altra colonna portante di questo percorso». E proprio in merito al Pums è intervenuto Giantomassi dichiarando: «Ripartiremo dai servizi, dal verde quale infrastruttura principale e non secondaria. Siamo a una svolta epocale dove il verde viene vissuto come elemento essenziale della programmazione urbanistica».
Le insidie
Il Piano regolare rappresenta da sempre uno dei tasselli più importanti e più difficili da portare a termine per un’amministrazione comunale. Sicuramente un obiettivo che richiede una forte tenuta politica, quindi una maggioranza compatta e blindata. Caratteristiche che oggi sembrerebbero lontane dalla coalizione Spazzafumo, il sindaco però afferma ottimista: «La revisione del Prg rientra nel nostro programma di mandato e la maggioranza lo sa, abbiamo intrapreso un percorso e occorrerà essere uniti per portare avanti questo obiettivo».