L'Itb al Comune: «Per aumentare gli ombrelloni basta solo una comunicazione»

Il presidente Itb Giuseppe con l'avvocato Domenico Ricci
Il presidente Itb Giuseppe con l'avvocato Domenico Ricci
di Alessandra Clementi
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Domenica 14 Maggio 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 20:32

SAN BENEDETTO - «Non si tratta di una variazione sostanziale, di conseguenza un concessionario che vuole ampliare la spiaggia deve semplicemente comunicarlo senza ulteriori obblighi». E’ solo una delle risposte fornite dalla Regione ai quesiti posti dall’Itb sulla vicenda degli ombrelloni e dell’occupazione dell’arenile, con cui si va a smentire quanto sostenuto finora dal Comune. Questo comporterà che in caso verbali o sanzioni redatti dalla Polizia municipale, gli atti potranno essere impugnati dai concessionari. 


I contenuti


Alle porte dell’estate già molti stabilimenti si sono messi in regola realizzando nuovi bagni e servizi come richiesto dal Comune al fine d poter occupare una superficie maggiore di spiaggia e installare nuove file di ombrelloni, dopo che la scorsa estate vennero fatti rimuovere.

Da qui tre quesiti che l’Itb aveva rivolto alla Regione e a cui ha risposto la dirigente Paola Marchegiani del servizio Sviluppo economico – settore turismo confutando tutti i diktat imposti finora dal palazzo comunale. L’Itb aveva chiesto se l’aumento dell’arenile in linea ovest/est fosse una variazione non sostanziale della concessione demaniale. La Regione Marche ha risposto: «Non si ritiene una variazione sostanziale». Ciò significa che un concessionario che vuole ampliare la profondità della spiaggia deve semplicemente comunicare l’aumento della superficie della spiaggia secondo un procedimento che fa riferimento all’articolo 24 del regolamento del Codice della navigazione, senza ulteriori obblighi. Il secondo quesito invece riguardava l’eventuale adeguamento delle strutture costruite prima del Piano di spiaggia nel 2010 alle nuove norme. In merito la Regione ha risposto: «Tali prescrizioni sono oggetto di valutazione da parte dei singoli Comuni, che applicano i regolamenti che vengono adottati sulla base dei Piani di spiaggia». Al riguardo l’avvocato Domenico Ricci dell’Itb sottolinea come a oggi in nessun regolamento edilizio del Comune si farebbe riferimento a adeguamenti per poter ampliare gli arenili. 


La Scia


Infine nel terzo quesito si chiedeva se l’adeguamento dell’arenile comportasse la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia). La Regione Marche ha risposto che «la necessità di modificare» la Scia si ha quando si modificano «i requisiti strutturali degli stabilimenti (ombrelloni, cabine, docce, servizi igienici, locali spogliatoi)», ma non la profondità della spiaggia. «Solo il Comune di San Benedetto richiede un adeguamento al Piano spiaggia, da Gabicce a Grottammare questa prescrizione non esiste – tuona il presidente Itb Giuseppe Ricci – a questo punto sollecitiamo che a settembre venga rivisto il Piano spiaggia, abbiamo bisogno di amministratori capaci altrimenti si mette in crisi un settore chiave come quello dei balneari e non solo visto che anche gli albergatori sono legati a nostro lavoro».
 

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