SAN BENEDETTO - Giornata di controlli a tappeto in Riviera. La Questura di Ascoli e il commissariato di San Benedetto hanno infatti presidiato l’intero territorio della costa Picena con in campo auto, mezzi “civetta” e anche l’elicottero decollato da Pescara per il monitoraggio aereo della situazione e per il supporto alle unità di terra.
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L’obiettivo era quello di intercettare situazioni potenzialmente pericolose e a rischio, sia per quanto riguarda le normative anticovid che per i reati in generale. E la giornata è partita da due blitz avvenuti in due aree della zona centrosettentrionale di San Benedetto: via Calatafimi e le palazzine del cantiere ex Santarelli che si trovano a ridosso del Ballarin, in zona porto.
Bivacchi all’ecomostro
Il primo blitz è avvenuto proprio nell’ex stabilimento dei frigoriferi al centro di numerose segnalazioni e di tante polemiche sul degrado che ikmperversa all’interno e all’esterno dell’imponente edificio. Proprio nei giorni scorsi, anche attraverso la stampa, i residenti della zona sono tornati ad accendere i riflettori su quell’area e ieri è arrivata la reazione della polizia.
Le zone difficili
Ecomostro e area ex Santarelli sono due delle zone di potenziale degrado della Riviera. Segnalazioni arrivano infatti anche dall’area dell’ex Galoppatoio, quella a ridosso dell’ex discoteca Atlantide, soprattutto relativamente alla presenza di tossicodipendenti e di pusher, ma anche la zona del Ponterotto e, in particolar modo, di via Manara da dove si parla di una particolare attività nello spaccio di sostanze stupefacenti. Insomma, tante segnalazioni alle quali prestare attenzione.
Le polemiche
Ma è sulla struttura di via Calatafimi che si concentrano le attenzioni di tutti e che è, oprmai da tempo, al centro di polemiche. Lo stato di cose di quello stabilimento, ormai in disuso da decenni, è assolutamente pietoso e i residenti assistono, mese dopo mese, ad un progressivo degrado di fronte al quale tutti, comune compreso, sembrano essere impotenti. Ogni tentativo di risolvere la vicenda si è rivelato infruttuoso e dunque tutto è nelle mani dei proprietari del gigantesco immobile che però stanno lasciando la situazione così com’è, Lo scorso anno c’era anche stato un sopralluogo di alcuni consiglieri di minoranza ma non ci sono poi stati strascichi di alcun tipo.
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