CASTELRAIMONDO - Un’importante opera pittorica di scuola veneta del XVI secolo, trafugata nella notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre 1981 e recuperata dai Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc), torna finalmente al Castello Lanciano di Castelraimondo. La consegna è avvenuta nelle mani dell’avvocato Luigi Tapanelli, presidente e legale rappresentante della Fondazione di Religione Ma.So.Gi.Ba.
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Il dipinto è comparso sul mercato antiquariale quando stava per essere battuto in vendita da una casa d’aste lombarda.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e condotte da militari della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo Tpc, hanno consentito di identificare il mandatario a vendere dell’opera. È stata così ricostruita la catena dei vari passaggi di mano del bene, fino a giungere a un noto faccendiere di settore, che ha tentato di mascherare la provenienza del dipinto, dichiarando di averlo acquistato da una persona deceduta anni addietro, con l’intento di vanificare le indagini. La restituzione rappresenta il costante e proficuo impegno del Comando carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nella ricerca, anche a distanza di anni, di beni d’arte dispersi, al fine di contribuire a ricostruire i percorsi storici, culturali e sociali di un territorio per renderli nuovamente fruibili alla collettività.
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