Minacce e insulti in Comune, dipendente accusa un collega e scrive al sindaco. Tre denunce

Il comune di San Benedetto
Il comune di San Benedetto
di Alessandra Clementi
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 05:40

SAN BENEDETTO - Minacce, offese, sputi e attacchi personali. Quanto si starebbe consumando da due anni a questa parte tra le mura del municipio. L’incubo denunciato da un dipendente comunale che ha presentato tre denunce alla Procura della Repubblica e una lettera inviata al sindaco e ai dirigenti per portarli a conoscenza della situazione di mobbing e stalking che starebbe vivendo da tempo sul luogo del lavoro. 

 

Tutto sarebbe iniziato due anni fa quando il dipendente ha iniziato a ricevere attacchi e minacce da un suo collega, tra l’altro entrambi lavorano in settori comunali diversi, ma non è difficile incontrarsi all’interno del municipio, per i corridoi, in ascensore o davanti alla macchinetta del caffè. Ed è così che recarsi al lavoro diventa un incubo. Tanto che oggi il dipendente vessato si trova in malattia ma dice: «Ho timore a tornare al lavoro». Due anni in cui minacce, urla, offese, attacchi personali sarebbero diventati all’ordine del giorno e non solo sul luogo di lavoro ma anche fuori, quando i due si sono trovati a condividere la stessa strada o lo stesso marciapiede. 

Aggressioni verbali che a un certo punto sono diventate insostenibili. Ecco allora arrivare la prima denuncia il 19 maggio 2021 in cui si parla di minaccia mentre il dipendente si trovava sul luogo di lavoro, la seconda riporta la data del 21 giugno, sempre dello scorso anno, dove si fa riferimento ad atteggiamenti di disprezzo e sputi nei suoi confronti, episodio che sarebbe avvenuto fuori dal municipio. La terza denuncia risale al 16 dicembre 2021 questa volta dentro il Comune dove il dipendente avrebbe ricevuto atteggiamenti vessatori e minacciosi. Denunce a cui sono stati allegati anche referti sanitari rilasciati dal Pronto soccorso sambenedettese dove l’impiegato si sarebbe rivolto dopo l’ennesimo episodio di aggressione psicologica. Fino ad arrivare alla lettera, redatta dall’avvocato Vittorio Taffoni, inviata al sindaco Spazzafumo, a due dirigenti e al presunto aggressore. 
Missiva di denuncia dove viene riportato come il denunciante sarebbe oggetto di atteggiamenti di bullismo da un paio di anni attraverso farsi offensive, con tanto di minacce di aggressioni. «Il mio assistito – si legge nella lettera- racconta di essere oggetto di azioni di bullismo con frasi gravemente offensive e minacciose. Fatti che continuano a verificarsi costantemente. Episodi che stanno compromettendo la salute del dipendente». Denuncia a cui ancora oggi nessuno all’interno del Comune avrebbe dato seguito, nemmeno chiedendo un colloquio con il denunciante. 

Tensioni che nel tempo si sarebbero accumulate tanto da mettere in crisi anche la salute psichica del dipendente vessato. «Ho paura ad andare in ufficio», sono le parole che l’impiegato comunale avrebbe più volte ripetuto al suo legale.

Si tratterebbe di un vero e proprio caso di stalking che si starebbe consumando tra le mura del municipio e che avrebbe causato patologie ansiogene ai danni dell’impiegato. Non si tratterebbe della prima volta che in municipio si consumano vicende di scontri. In passato si sono registrate diverse aggressioni fisiche tra dipendenti e addirittura dirigenti verso semplici funzionari. Vicende finite sui banchi dei tribunali.

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