SAN BENEDETTO - Raffica di sconti per placare la rabbia dei bagnanti. I concessionari di spiaggia coinvolti dal recente giro di vite impresso dalla Capitaneria di porto si stanno rimboccando le maniche per cercare di salvare il salvabile.
Piccola premessa, in estrema sintesi: a inizio settimana, controlli della Guardia costiera avevano fatto emergere che numerosi ombrelloni erano stati posizionati in maniera irregolare rispetto agli spazi in concessione. Praticamente, qualche chalet si era allargato troppo. Senza entrare nel merito del perché, diciamo solo che (dopo tali controlli) molti parasole sono stati rimossi o riposizionati.
I parametri
Sì, perché, per rientrare nei parametri rimarcati dalla Capitaneria, diversi chalet hanno adottato un restringimento degli spazi.
La deroga
Nella mattinata di ieri, tra gli operatori circolava l’idea di richiedere una deroga straordinaria a Comune e Capitaneria, per poter rimettere le cose come prima, e poi affrontare la questione in autunno. Ma quest’ipotesi sarebbe stata giudicata tecnicamente irrealizzabile. «Qualcosa andrà comunque fatto - tuona Giuseppe Ricci: titolare dello chalet Stella Marina e presidente del sindacato Itb-Italia -. Anche perché prima di questa assurda situazione stavamo vivendo una stagione positiva. Paradossalmente, servirebbe un ulteriore 20% di spazio in più per venire incontro alle tantissime richieste. Uno spazio per nuovi ombrelloni, da concederci temporaneamente, senza intaccare i 5 metri di spazio dalla battigia. Non capisco l’accanimento contro la categoria». Ricci non esclude proteste clamorose: «Vogliono che togliamo gli ombrelloni? Io sono pronto a toglierli tutti».