San Benedetto, il centrosinistra si mobilita sulla sanità locale. Cittadinanzattiva: «Non togliete la Risonanza»

San Benedetto, il centrosinistra si mobilita sulla sanità locale. Cittadinanzattiva: «Non togliete la Risonanza»
San Benedetto, il centrosinistra si mobilita sulla sanità locale. Cittadinanzattiva: «Non togliete la Risonanza»
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 6 Dicembre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 20:23

SAN BENEDETTO - Una manifestazione di piazza per esprimere tutto il dissenso e il contrasto all’attuale gestione della sanità sambenedettese. È quanto ha in animo l’intero centrosinistra per il 19 dicembre. Lunedì scorso si è riunita l’intera coalizione presso la sede del Pd di via Manara per discutere le tante criticità in capo alla sanità. Summit che è riuscito a mettere insieme Pd, Verdi, Articolo 1, Rifondazione, Sinistra italiana e la lista Nos (era atteso anche l’onorevole pentastellato Giorgio Fede poi trattenuto da un impegno) proprio perché il tema è di quelli che fa abbattere ogni steccato. 


Il progetto è di organizzare un sit in davanti al Comune il prossimo 19 dicembre in occasione dell’assemblea pubblica sulla sanità a cui è attesa la presenza del direttore dell’Ast di Ascoli Nicoletta Natalini.

Intanto l’associazione Cittadinanzattiva interviene sulla decisione di installare una nuova risonanza magnetica in Ascoli e non a San Benedetto.

«Silenzio assordante»

«Al Madonna del Soccorso - afferma Cittadinanzattiva - delle due risonanze presenti, una è del 2006 e l’altra la vorrebbero rigenerare. Perché quella nuova arrivata non può andare a sostituire la vecchia del 2006 del Madonna del Soccorso? Come mai in tutto questo tempo, dove noi per primi abbiamo sempre denunciato i continui guasti della risonanza, non sono state trovate soluzioni strutturali per il nuovo macchinario oggi arrivato? Dopo tanta attesa, leggere che la nuova risonanza va al Mazzoni, è sorprendente in questo silenzio assordante».

L’associazione interviene anche in merito al numero delle nascite che al Madonna del Soccorso a suo dire sarebbero a 600 unità ma conteggiando anche i nati della Vallata e non quelli esclusivamente sambenedettesi. Infine viene chiesto un cambio di rotta nella gestione del Pronto soccorso al fine di trovare soluzioni migliorative.
 

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