SAN BENEDETTO Tre chilometri e spiccioli di strada in galleria per far respirare San Benedetto e le 90mila persone che gravitano sul suo territorio. La battaglia del Comitato “Io resto qui”, lo stesso che ha raccolto oltre 4500 firme per il restyling dell’ospedale, è solo all’inizio, con l’intenzione di intercettare i fondi del Pnrr o, almeno, i residui quando avanzeranno da altri progetti che non saranno portati a termine.
Ieri il presidente Luigi Piunti e il progettista Donato Pescatore con l’ex ingegnere capo della Provincia, Paolo Tartaglini, il dottor Luigi Olivieri e alcuni membri del direttivo, hanno presentato il progetto definitivo. Si tratta, come detto, di un percorso quasi totalmente sotterraneo che, così, non avrà alcun impatto ambientale, non provocherà problemi di potenziali terreni franosi visto che scenderà fino a trovare le cosiddette “argille azzurre” vale a dire resistenti. Ma al di là delle polemiche anche su questo punto, non ci saranno problemi neppure per le lottizzazioni che negli anni sono sorte in mezzo al vecchio tracciato a raso. Che, come hanno spiegato ieri i tenici «Non c’è più».
«Vogliamo una città più green ma dobbiamo essere raggiungibili: se pensiamo che la regione ha finanziato il bypass San Severino Tolentino, noi ne abbiamo ancor più bisogno, siamo un caso nazionale» ha spiegato Olivieri così come ha aggiunto il presidente Piunti che «ben vengano le terze corsie, magari, ma il nostro problema al 95% è il tratto locale, nessuno sognerebbe mai di afrrivare da San Filippo a Grottammare, prendere l’A 14 per arrivare a Porto d’Ascoli». Insomma, la questione a questo punto è politica. «L’unico partito che ci appoggia - hanno detto gli espoennti - è la Lega. Con 100 milioni si risolve il problema. Siamo in contatto con l’onorevole Mauro Lucentini che ha a cuoire i probelmi della viabilità nel Fermano».