Ricci fa la voce grossa, con lui anche Ceriscioli e Morani: «Acquaroli gioca con i fantamiliardi. Non toccate i soldi del bypass, noi siamo pronti a una rivolta»

L’onorevole Carloni lapidario: sul tema alta velocità la visione per singoli pezzi non funziona

I presenti all’hotel Charlie per salutare il sindaco. Matteo Ricci in un momento del suo lungo discorso e tutti gli uomini della sua squadra che per 10 anni hanno lavorato al suo fianco FOTOSERVIZIO BARGNESI
I presenti all’hotel Charlie per salutare il sindaco. Matteo Ricci in un momento del suo lungo discorso e tutti gli uomini della sua squadra che per 10 anni hanno lavorato al suo fianco FOTOSERVIZIO BARGNESI
di Silvia Sinibaldi
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Sabato 30 Marzo 2024, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 15:30

PESARO - «Nessuno tocchi quei soldi o sarà rivolta. Il bypass Pesaro-Fano è l’unica cosa certa che c’è, il resto sono chiacchiere». Il sindaco Matteo Ricci non apprezza le novità sull’alta velocità annunciate dall’ad di Rfi Strisciuglio, il ministro Bignami e il governatore Acquaroli, che recitano il de profundis per la riqualificazione della tratto ferroviaria Pesaro-Fano.

Fa la voce grossa il sindaco per ragioni politiche e amministrative che lo riguardano da vicino, ma certamente interpreta anche una sensazione diffusa di penalizzazione costante dell’ultimo fortino rimasto al Pd in una Regione “nemica”.

Prima la sanità, ora le infrastrutture. «Si vuole allargare il progetto a tutte le Marche? Bene - aggiunge Ricci - ci mettano i soldi perché, nelle ultime due manovre il governo Meloni ci ha messo zero euro». E poi un auspicio che sa di monito: «Acquaroli faccia le cose per bene altrimenti sarà una rivolta. Metta a terra velocemente 1,8 miliardi per Pesaro e Fano e chiarisca cosa vuole fare perché altrimenti nei prossimi giorni sarà una mobilitazione fortissima con forze economiche e sociali».

Le incongruenze

«Il tema è semplice, la sparizione di 1,8 miliardi già stanziati per Pesaro e Fano. Alla faccia delle risorse per i territori». L’ex presidente della Regione Luca Ceriscioli riavvolge il nastro: «Il caso di Pesaro, nell’ambito dell’alta velocità, ha una sua specificità. Lungo la linea Adriatica è il vero collo di bottiglia che strozza la fluidità del traffico. Il bypass è il piano di riqualificazione e velocizzazione della tratta, che nulla ha a che vedere con l’ipotesi generale dell’arretramento della ferrovia. Ora, nel momento in cui - parlando di un progetto da 60 miliardi che diventeranno 120 e che nemmeno i miei nipoti vedranno realizzato - l’arretramento della ferrovia non viene più contemplato e si parla invece di una linea nuova per l’alta velocità parallela all’attuale di cui non si prevede lo smantellamento. Dunque per quale motivo non si dovrebbe riqualificare l’Adriatica stessa? Una linea che rimarrà attiva anche dopo la realizzazione dell’alta velocità e che comunque per almeno altri 40 anni sarà l’unica utilizzabile?». Poi la stoccata al governatore: «Forse Acquaroli si dimentica che sulla tratta Pesaro - Fano transitano i treni nazionali, regionali e che dunque l’inadeguatezza di quel percorso pesa su tutta la linea. Non è un dispetto fatto solo a Pesaro».

Come Ceriscioli seppellisce (momentaneamente) l’ascia anche l’ex sottosegretaria Pd Alessia Morani: «Penso che continuare a disfare progetti finanziati da un’altra parte politica solo per furia ideologica sia un errore. Stiamo purtroppo vedendo sulla sanità come sta finendo miseramente l’ avere smontato i progetti finanziati dalla giunta Ceriscioli. Il bypass ferroviario per il nostro territorio e per le Marche è una grande opportunità.

I 60 fantamiliardi di cui parla Acquaroli sono una bella trovata per fare un po’ di propaganda prima delle elezioni ma detto da chi non riesce neppure a completare il raddoppio della Orte Falconara e ad avere un aeroporto funzionante fa abbastanza sorridere». «Sono allibita. Il 20 gennaio 2022 - ricorda la consigliera regionale Pd Micaela Vitri - l’assessore Baldelli era venuto in Commissione infrastrutture, dicendosi favorevole all’arretramento proposto da Pesaro.La giunta Acquaroli ha bruciato un altro grande progetto per la nostra provincia. Per fare l’ennesimo dispetto a Pesaro lo sta facendo a tutte le Marche».

Lapidario l’onorevole della Lega. Mirco Carloni: «La visione per singoli pezzi non funziona. Serve una visione complessiva. Una linea così importante che permetterà alle Marche di uscire dal ritardo causato dalla sinistra necessita di un progetto grande e totale».

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