Pesaro, il parlamentare Baldelli contro il sindaco: «Ora abbiamo rispedito al mittente lo sciagurato progetto del bypass»

Antonio Baldelli, Francesco Baldelli, Marta Oradei e Luca Castratori
Antonio Baldelli, Francesco Baldelli, Marta Oradei e Luca Castratori
di Luca Senesi
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 12:58

PESARO Il deputato di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli, membro della IX commissione Trasporti, ha iniziato una serie di incontri con i sindaci interessati dal progetto della nuova linea adriatica a cui stanno lavorando governo e Rfi. Ha già incontrato il sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri e il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti.

«Il baratto pro domo sua»

«Sul bypass ferroviario - spiega - Matteo Ricci sembra aver barattato la responsabilità istituzionale di sindaco marchigiano con la necessità di ritagliarsi, dopo la scadenza del suo mandato, una nicchia di visibilità.

Le sue incitazioni alla rivolta per inesistenti ‘vendette’ politiche della giunta regionale o per altrettanto inesistenti scippi di fondi alla città di Rossini sono evidentemente dettate da esigenze di carrierismo e visibilità, non da dati fattuali. Stiamo dunque ai fatti. Le risorse già destinate alla ferrovia adriatica rimango disponibili, mentre lo sciagurato progetto del bypass è stato rispedito al mittente. Risultato che tutela Pesaro, e la vivibilità dei suoi quartieri, insieme alle altre città costiere, garantendo lo sviluppo delle Marche e delle altre regioni adriatiche fino alla Puglia».

Poi fa il punto della situazione ricordando che nel 2022, la Regione Marche aveva già chiesto a Rfi e al Governo Draghi di rimodulare il progetto di bypass «perché i cittadini di Pesaro devono sapere che la proposta del bypass sarebbe stata un “monstre” urbanistico per la città, col risultato di far guadagnare 10 minuti ai passeggeri diretti a Bologna o a Bari e, allo stesso tempo, di cancellare l’Alta Velocità per l’Adriatica, aumentando i treni merci lungo le località turistiche, a pochi metri da hotel, campeggi ed altre attività economiche. Senza considerare l’impatto sulla costa che avrebbe avuto il rientro del tracciato ferroviario all’altezza di Fano». Poi con il governo meloni aggiunge Baldelli è cambiata l’aria. «Insieme a RFI hanno iniziato a studiare una nuova linea per l’intera dorsale, in particolare per le Marche, da Gabicce a San Benedetto. Un passaggio decisivo che ha scongiurato il rischio di dire addio per sempre all’Alta Velocità e rassegnarsi al passaggio di migliaia di treni merci provenienti dai porti del sud lungo le nostre spiagge e dentro i comuni costieri, Pesaro compresa. I marchigiani, da nord a sud, meritano l’Alta Velocità tanto quanto quelli che vivono lungo il Tirreno, insieme all’Alta capacità per i treni merci e alla riqualificazione dell’attuale linea da destinare a metropolitana di superficie. A meno che Ricci non stia lavorando per far saltare questa prospettiva di modernizzazione e per lasciare a Bologna la più vicina stazione dell’alta velocità. Il prossimo step sarà la realizzazione da parte di RFI di un progetto più dettagliato degli interventi previsti per la Ferrovia Adriatica, con stime di tempistiche e risorse, oltre ad un piano di lavori che, per ovvi motivi, dovrà procedere a stralci».

«Ora dibattito tecnico»

E poi ancora frecciate al sindaco di Pesaro: «Abbiamo lasciato il sindaco di Pesaro a litigare con sé stesso e lavorato per garantire il mantenimento delle risorse a disposizione che saranno assorbite nel progetto complessivo (cioè il miliardo e 800 milioni che il governo Draghi aveva destinato alla riqualificazione della tratta ferroviaria tra Pesaro e Fano ndr). Ora il vero dibattito, assai più costruttivo, si trasferirà sul piano puramente tecnico tra Governo, filiera istituzionale dei territori e RFI. Il prossimo step sarà la realizzazione da parte di RFI di un progetto più dettagliato degli interventi previsti per la Ferrovia Adriatica, con stime di tempistiche e risorse, oltre ad un piano di lavori che, per ovvi motivi, dovrà procedere a stralci».

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