Urbinati lancia l’allarme: «La medicina d’urgenza ora rischia la chiusura»

Urbinati lancia l allarme: «La medicina d urgenza ora rischia la chiusura»
Urbinati lancia l’allarme: «La medicina d’urgenza ora rischia la chiusura»
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Giovedì 12 Maggio 2022, 10:20

SAN BENEDETTO  - La medicina d’urgenza verso lo smantellamento. Dopo aver ridotto il personale del Pronto soccorso e aver lasciato a mezzo servizio la Murg, si sta pensando di chiudere definitivamente quest’ultimo reparto dirottando il personale medico presso la Chirurgia. Ed è questa una delle tante bombe che questo pomeriggio il presidente della Regione Francesco Acquaroli si troverà a dover disinnescare nel corso del consiglio comunale aperto dove si discuterà di nuovo ospedale, fondi e assistenza territoriale. 


«Si va verso lo smantellamento della Murg – attacca il responsabile regionale di Italia viva Fabio Urbinati – alla vigilia della stagione turistica.

Acquaroli dovrà darci una risposta. Il Pronto soccorso non è mai stato a questi livelli né con Spacca, né con Ceriscioli. Perché San Benedetto viene trattata in questo modo? Si parla di un’azienda sanitaria Marche Sud ma non ci sono i numeri. Su tre ospedali quali Ascoli, San Benedetto e Fermo uno è di troppo ed è ovvio quello che verrà smantellato e non ci vengano a parlare di un primo livello su due plessi perché una tale organizzazione è in piedi da 16 anni ed è fallita. Non ci prendano in giro». «Le parole sono finite – apre così il capogruppo di Pd- Nos e Articolo1 Aurora Bottiglieri – chiediamo che il nostro distretto venga equiparato agli altri, invece annunciano 80 milioni che non sono in bilancio, delle due case della salute che ci spetterebbero ne vogliono realizzare una, così un ospedale di comunità con 20 posti letto quando ce ne spetterebbero almeno 40 di letti. Non siamo figli di un dio minore. Speriamo solo che domani (oggi per chi legge) non ci sia solo la solita passerella».

Un centrosinistra, quello di Pd – Nos e articolo 1, che condanna ferocemente l’atteggiamento del consigliere Giorgio De Vecchis che avrebbe aggredito verbalmente la collega Bottiglieri. Daniele Primavera di Nos parla di «atteggiamento scandaloso» oltre a sottolineare la divisione della maggioranza sul tema della sanità. Mentre Felice Gregori di Articolo 1 arriva ad auspicare un «percorso rieducativo per De Vecchis» che ricorda una sorta di “metodo Lodovico” come quello applicato al protagonista di Arancia meccanica. E sulla posizione della coalizione Spazzafumo si è soffermato il segretario Pd Claudio Benigni dicendo: «Si sono presentati come civici ma vengono diretti da politici navigati e sono ostaggio della peggiore destra».

Senza dimenticare che agli antipodi della discussione sanitaria si trovano Urbinati e De Vecchis che quasi per assurdo si trovano nella stessa lista quale San Benedetto Viva, una sorta di guerra fredda tutta interna ai renziani. Intanto il sindaco Spazzafumo annuncia che se ci dovessero essere delle valutazioni in disaccordo con la Regione, verrà presentata una nuova mozione che integri tutte le varie proposte. «Quello che vogliamo- ha detto il sindaco - è un impegno scritto, preciso e puntuale sia nei fondi, sia nei tempi di attuazione. Tutte le promesse, le garanzie e le parole debbono essere scritte, firmate e realizzate in tempi brevi».

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