Bypass collinare a San Benedetto, la Provincia c’è. Loggi: «Con Regione e Anas si può fare, opera strategica per tutti i Comuni»

Bypass collinare a San Benedetto, la Provincia c’è. Loggi: «Con Regione e Anas si può fare, opera strategica per tutti i Comuni»
Bypass collinare a San Benedetto, la Provincia c’è. Loggi: «Con Regione e Anas si può fare, opera strategica per tutti i Comuni»
di Laura Ripani
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Sabato 23 Marzo 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:34

SAN BENEDETTO La Provincia ci crede e per questo ha deciso di chiedere alla Regione un incontro. Per la prima volta dunque un ente pubblico prende a cuore il bypass di San Benedetto. Tutto nasce da un summit che c’è stato qualche giorno fa a Palazzo San Filippo di Ascoli dove il presidente Sergio Loggi ha ricevuto Luigi Olivieri e Luigi Piunti rappresentanti del Comitato cittadino di San Benedetto del Tronto “Io resto qui e ci arrivo facile”. 

I contenuti

Il Comitato ha sottoposto al presidente Loggi il progetto degli ingeneri Tartaglini e Pescatore con il geologo Romani per la realizzazione del passante collinare. L’opera, a partire dalla tangenziale di San Benedetto, consentirebbe - come è noto - di decongestionare i flussi di traffico sull’asse costiero. Per realizzare tale progetto, del costo stimato in circa 110 milioni di euro, il comitato ha proposto intercettare risorse dai bandi Pnrr. «L’Adriatica - hanno spiegato Oliveri e Piunti - è l’unica via di comunicazione nord-sud non riesce a smaltire gli attuali enormi volumi di traffico». Il nuovo tracciato di circa 3 chilometri dei quali oltre due in galleria, avrebbe tre svincoli e una uscita “San Benedetto centro”, in grado di superare «la forte antropizzazione dei versanti collinari con indubbi vantaggi per la collettività» hanno detto i promotori. «Come amministrazione provinciale - ha rispsto Loggi - riteniamo questo progetto di grande utilità per la comunità locale e funzionale a migliorare la sicurezza degli utenti snellendo il sistema della mobilità dell’intero territorio a partire dai comuni costieri di San Benedetto, Grottammare e Cupra Marittima con importanti benefici anche per i Comuni vicini: Monteprandone, Monsampolo, Ripatransone: ci sono la volontà e l’impegno della Provincia, nell’ambito delle sue competenze».

Gli enti

L’intenzione è coinvolgere appunto la Regione, l’Anas, i ministeri competenti su una iniziativa di grande respiro strategico. «È indubbio – chiude Loggi – che tale infrastruttura necessità di mettere a sistema risorse ingenti ed enti di diverso livello.

Ritengo inoltre che tale il progetto possa attivare positive sinergie con la realizzazione della terza corsia ed il potenziamento dell’area portuale di San Benedetto».

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