SAN BENEDETTO - Non è stato possibile eseguire la radiografia perché mancava l’apparecchio per bloccare il paziente. Quanto accaduto nei giorni scorsi a un bambino sambenedettese che si è recato al Madonna del Soccorso dopo una caduta.
Una vera odissea quella capitata al piccolo paziente che con una frattura al femore si è dovuto sottoporre a un esame radiologico con un apparecchio portatile, proprio perché assente lo strumento per immobilizzare il paziente, ma il referto è stato: “Esame del tutto inadeguato su apparecchio portatile che non permette la valutazione del collo femorale probabilmente fratturato. Si sospetta frattura e si rende necessario un esame tecnicamente adeguato o una Tac”.
Quindi un esame probabilmente da ripetere tanto che i genitori intendono presentare denuncia, visto che il piccolo è stato sottoposto a un esame che lo ha comunque esposto a una dose di raggi che potevano essere evitati.
Lo stesso radiologo, scusandosi con i genitori, ha detto che non avevano altri macchinari funzionanti. «Questa è la situazione di un reparto che in tempi pre Covid effettuava centinaia di prestazioni al giorno – denuncia la dottoressa Diana Palestini - come pediatra del territorio ogni giorno assisto allo smantellamento della sanità pubblica».
L’ennesimo episodio che testimonia le criticità in capo al Madonna del Soccorso che sono ormai all’ordine del giorno a cominciare dall’emergenza fino al reparto diagnostico.