Potabilità, allagamenti e caro-bollette a San Benedetto: sindaco, giunta e Ciip nel mirino dell'opposizione

L'ultimo consiglio comunale
L'ultimo consiglio comunale
di Alessandra Clementi
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Giovedì 29 Giugno 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 11:37

SAN BENEDETTO - Acqua di scarsa qualità, allagamenti, stangate sulle bollette. Solo alcune delle criticità snocciolate dal consiglio comunale e imputate alla Ciip di cui l’assise ha approvato con 13 voti a 12 il bilancio consuntivo. Oggi l’assemblea dei soci. 

 

«La vostra presenza in assemblea è inconsistente – ha tuonato Simone De Vecchis dai banchi della minoranza - l’anno scorso avete approvato gli aumenti e diceste che potevano essere diminuiti grazie ad entrate statali. I costi si sono abbassati ma non le tariffe, cosa ha fatto Spazzafumo di fronte all’impegno di rivedere le bollette? Vi siete sentiti con il presidente Ato Fioravanti per diminuire le tariffe? Il presidente Alati davanti allo stato di agitazione che il personale porta avanti dal 2022 ha affermato che questo avrebbe gettato discredito sull’azienda, creando un danno di immagine e che intraprenderà azioni legali. Sono uscito dalla maggioranza perché non condividevo la linea di questa amministrazione, mentre il sindaco si dovrebbe dimettere». Il leitmotiv è stato che a fronte di una contrazione del costo dell’energia, le bollette non diminuiscono. Anzi. 

La stangata



La consigliera Luciana Barlocci ha ricordato la stangata che ci sarà tra luglio e agosto nelle prossime bollette dell’acqua. «A gennaio chiesi la riconvocazione dell’Ato5 ma non si è tenuta- ha spiegato Barlocci - Quanto guadagnano i dirigenti Ciip? Quanti incarichi si danno, ho letto anche di un leasing per l’auto del presidente. A fronte di questo si possono aumentare le bollette? Qui continuiamo ad allagarci, soprattutto all’Agraria e al Ballarin. Tra luglio e agosto arriverà il conguaglio con gli arretrati del 2022 con aumenti delle tariffe fino al 25%». E a ricordare come l’acqua sarebbe ancora pessima e scarsa è stato Giorgio De Vecchis il quale ha sottolineato come il bilancio consuntivo significhi poco e che l’indirizzo dovrebbe essere dato dal sindaco: «Abbiamo servizi zero a fronte di aumenti delle tariffe triplicate. A far quadrare i conti in questo modo siamo capaci tutti». 

Quasi tutti gli interventi in assise hanno rimarcato i malumori che da oltre un anno ci sarebbero tra i dipendenti della Ciip, a cui avrebbe risposto in maniera dura lo stesso presidente Alati. Al riguardo Paolo Canducci ha tuonato: «Quella di Alati non è una gestione positiva. Ci troviamo con un utile di 1,8milioni drogato da 4 milioni di conguaglio dalle tariffe. Finanziamenti a fondo perduto non ci sono stati. Rischiamo di non bere più acqua dalla fonte, usiamo ancora i pozzi di emergenza dei Fosso dei galli da 12 anni, a fronte di 220milioni di investimenti». 

«Sono stato l’unico a portare l’alternativa per il vertice della Ciip (Fabio Urbinati nrd) - ha replicato Spazzfumo - che poi non è stata accettata, gli altri Comuni si era già allineati, nell’assemblea Ato dissi che se i costi fossero diminuiti, dovevano essere ridotte anche le tariffe e questo verrà affrontato nell’assemblea del 14 luglio.

Ai fuoriusciti dalla maggioranza dico che sono rimasto a combattere mentre altri sono scappati. Gli investimenti della Ciip vanno realizzati, non siamo il fanalino di coda».

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