San Benedetto, piazza della Libertà diventa parco: il Comitato di quartiere che ora cerca volontari per la gestione

San Benedetto, piazza della Libertà diventa parco: il Comitato di quartiere che ora cerca volontari per la gestione
San Benedetto, piazza della Libertà diventa parco: il Comitato di quartiere che ora cerca volontari per la gestione
di Marco Braccetti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Gennaio 2024, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 11:52

SAN BENEDETTOPiù sicurezza e decoro in una zona vitale del Ponterotto. Alle battute finali il progetto per trasformare piazza della Libertà in un parco recintato, con orari d’ingresso e con una gestione diretta di cittadini-custodi. Il Comitato di quartiere cerca volontari. Si parlerà di questa iniziativa in un’assemblea ad hoc che verrà convocata subito dopo le feste.

L’impegno

Proprio dall’associazione zonale rimarcano come già altri gruppi di residenti si siano impegnati in attività del genere: «In altre parti di San Benedetto - dicono dal Comitato Ponterotto - hanno risposto molto attivamente tanti giovani, pensionati e tanti nonni che hanno avuto la voglia e la volontà di riqualificare un’area.

La bacchetta magica non ce l'ha nessuno, però se qualche residente vuole tutto è fattibile. Per esperienza con gli altri parchi-piazza servono sempre almeno 6 residenti». Un gruppo del genere, garantirebbe un impegno minimo da parte di ogni membro. Questa sarebbe una soluzione importante per i problemi che, ciclicamente, si presentano in quella piazza. Non a caso, l’idea di istituire un parco regolamentato scaturì proprio dagli stessi residenti del quartiere.

La proposta

La proposta venne formulata ufficialmente nel 2017, durante un’assemblea pubblica con i rappresentanti dell’amministrazione comunale. In quella sede, l’allora presidente del comitato di quartiere, Roberto Angelini, tratteggiò in quadro a tinte fosche: «Bivacchi, sporcizia, atti vandalici e molto altro ancora. Ci arrivano segnalazioni di ogni sorta. Chi abita lì intorno è costretto a vedere di tutto, i genitori con bambini si tengono lontani perché, giustamente, reputano quello spazio poco sicuro. Questa situazione di degrado va fermata». Venne così gettato un seme che, secondo i piani dell’associazione zonale, potrebbe germogliare durante quest’anno. Intanto, le aree verdi restano al centro del dibattito. In zona S. Filippo Neri, dopo 8 anni di buio, nuova illuminazione nel parco di via Crivelli: soddisfatto il Comitato di quartiere. Più a sud, l’associazione di Porto d'Ascoli Centro ha scritto all’amministrazione comunale, chiedendo la valorizzazione dei parchi Eleonora e Ristori.

Le chiusure

«A partire dal mese di aprile e sino al 30 ottobre, la chiusura del Parco Eleonora deve essere posticipata alla ore 24 e non più alle ore 20» mette nero su bianco il presidente Elio Core, chiedendo a sindaco e assessore competente un incontro urgente, per discutere di un nuovo assetto organizzativo in entrambi i parchi, relativamente ai servizi offerti: «L’intento - sottolineano dal comitato zonale - è di renderli dei luoghi in cui si svolgano più attività sociali, così da offrire alla cittadinanza maggiori opportunità di svago».

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