Il Granducato da scoprire tra i parchi e le strade del vino

Il Granducato da scoprire tra i parchi e le strade del vino
Il Granducato da scoprire tra i parchi e le strade del vino
di Veronique Angeletti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 11:52

Bella meta Groussherzogtum Lëtzebuerg o il Granducato di Lussemburgo. Vanta paesaggi, monumenti e una cultura che appagano intellettuali, naturalisti, sportivi ed eno-gastronomi. Si visita in una manciata di giorni e, per i marchigiani, è un viaggio molto facile. Basta prendere il volo che collega l’aeroporto di Falconara a quello di Bruxelles-Charleroi Sud e salire sullo shuttle bus verso la capitale Luxembourg. Orari e prenotazioni su www.flibco.com/it.

Il ruolo nell’Ue

Una città ricca di sorprese. Cosmopolita per merito del suo ruolo nell’Unione Europea come sede della Corte di Giustizia, della Corte dei conti e anche della Banca Europea d’Investimenti e dei suoi vantaggi dal punto di vista finanziario non ha tuttavia perso il suo carattere medievale. Rimane una bellissima città-fortezza circondata da dirupi. Fu costruita su un promontorio sopra il fiume Alzette nel 962 da Sigfrido, un discendente di Carlomagno e custodisce tracce di un grande passato. Fu integrata nello Stato borgognone di Filippo il Buono, poi nei Paesi Bassi spagnoli degli Asburgo di Spagna e quindi nel regno di Francia di Luigi XIV. Da visitare, il Grund, la città bassa, e l’abbazia benedettina di Neumünster; le casematte del Bock, sito patrimonio Unesco, un sistema di difesa sotterraneo con 23 chilometri di corridoi scavati nella roccia che risale al XVII secolo; l’ascensore panoramico in vetro per raggiungere il quartiere alto di Pfaffenthal; il quartiere europeo del Kirchberg dove si trova il museo d’arte moderno; il palazzo della famiglia regnante del XVI secolo visitabile d’estate.

Imperdibile, il trekking urbano sulla “Corniche”. Un sentiero lungo due ore sugli antichi bastioni del XVII secolo costruito dagli spagnoli e dai francesi. Il Lussemburgo è anche una meta ambita per il turismo ciclo-naturalistico. In bici si vista a Esch-sur-Alzette, la riserva biosfera riconosciuta dall’Unesco che racconta la storia del passato industriale.

Il geoparco Mëllerdall

A Beaufort, sito riconosciuto dall’Unesco, il geoparco Mëllerdall. Punto di partenza di una bella esperienza hiking. Tre grandi anelli, ciascuno (con vista mozzafiato sul fiume Sauer) che variano dai 9 ai 12 km attraversando i punti salienti della regione. Tra cui la città dai colori pastelli Echternach, la città più antica del Lussemburgo, l’imponente canyon Wolfsschlucht, il villaggio di Berdorf (famoso per il suo formaggio), la foresta di Schneller. Sempre con la bici, passeggiare lungo la Mosella, al confine con la Germania, da Wasserbillig a Schengen (dove si è firmato il noto accordo di libera circolazione), e attraversare le terre del vino bianco. Storie di Pinot Bianco, Pinot Grigio, Gewurztraminer, Riesling, Chardonnay, Elbing, Rivaner e dello spumante crémant. Il sito www.luxembourg-city.com è ottimo per organizzare una prima road map.

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