Il giudice dà ragione all’Ast Ascoli: respinto il ricorso su incarichi di funzione e coordinamenti. Oggi sit in all'ospedale Mazzoni

Il giudice ha dato ragione all’Ast Ascoli
Il giudice ha dato ragione all’Ast Ascoli
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Giovedì 21 Marzo 2024, 21:04 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 12:40

ASCOLI Il giudice del lavoro ha respinto il ricorso presentato dai sindacati Nursind e Usb e ha sancito la corretta procedura per conferimento di tutti gli incarichi di funzione e coordinamenti banditi a dicembre 2022 (circa 130). «Questo importante risultato – conclude la direzione dell’Ast di Ascoli - permette ai coordinatori e alle posizioni organizzative che hanno ricevuto l’incarico di mantenere il ruolo e il relativo compenso economico che stanno già percependo; garantisce la prosecuzione della gestione e organizzazione delle varie articolazioni aziendali e dimostra che quando tra azienda e sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl ndr) c’è sinergia di obiettivi e di intenti si riescono a ottenere grandi risultati per i lavoratori della sanità e per i cittadini che della sanità hanno, loro malgrado, bisogno».  . «Nursind e Usb – sottolinea la direzione dell’Ast - hanno continuato a osteggiare la scelta e hanno portato avanti un procedimento giudiziale per comportamento antisindacale.

La direzione, anche nelle more della sentenza del giudice, dopo la firma dell’accordo, tra dicembre 2023 e febbraio 2024, ha proceduto al conferimento di tutti gli incarichi di funzione e coordinamenti banditi a dicembre 2022. La correttezza della procedura è stata sancita dalla sentenza del giudice del lavoro».

Oggi, intanto, dalle 11 alle 14, all’ospedale Mazzoni, si tiene lo sciopero del personale sanitario indetto dai sindacati NurSind e Usb. «La decisione di scioperare e manifestare - affermano i sindacati - non è solo un atto di protesta, ma l'ennesimo passo di una lunga lotta iniziata mesi fa per riconquistare la dignità professionale ed economica che ci spetta. Chiediamo risposte concrete. La proroga dei contratti in scadenza a fine marzo, come nel caso del personale ausiliario, è essenziale data la grave carenza di risorse umane. È imperativo non perdere nemmeno un’unità».

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