Biodigestore, bocciati i sindaci: Il Tar Marche ha respinto i tre ricorsi ma la comunità di 32mila persone promette battaglia

Biodigestore, bocciati i sindaci: Il Tar Marche ha respinto i tre ricorsi ma la comunità di 32mila persone promette battaglia
Biodigestore, bocciati i sindaci: Il Tar Marche ha respinto i tre ricorsi ma la comunità di 32mila persone promette battaglia
di Francesco Massi
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Martedì 12 Luglio 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 17:12

FORCE - Responso negativo per gli oppositori alla costruzione del nuovo impianto di produzione di biometano tramite fermentazione anaerobica dei rifiuti organici (forsu) nella Valdaso, in località San Salvatore di Force, da parte della società 4R di Milano. 

 

Il Tar delle Marche ha respinto, nei diversi punti sollevati, tutti e tre i ricorsi presentati rispettivamente da 19 sindaci di altrettanti Comuni della Vallata dalla zona montana fino al mare, dall’associazione “Tutela e valorizzazione della Valdaso” e dalla società Covalm, che ha un impianto di trasformazione di prodotti agricoli del territorio proprio adiacente al luogo dove dovrebbe nascere il biodigestore. Tutti e tre i ricorrenti, tramite due legali, avevano presentato delle memorie, per sostenere le loro posizioni contro la costruzione del nuovo impianto, in relazione alle autorizzazioni definitive rilasciate dalla Provincia di Ascoli Piceno, organo istituzionale deputato per questo ruolo. Ma ciò non è stato sufficiente. La 4R invece, sempre tramite il proprio legale, aveva depositato una relazione per dimostrare la bontà del suo progetto, escludendo problematiche di carattere inquinante dalle lavorazioni. Dunque la Corte amministrativa ha bocciato uno per uno tutti i punti relativi alle motivazioni di contrarietà all’opera, ritenendole infondate. Delusione ed amarezza da parte dei ricorrenti che comunque non hanno intenzione di mollare.

Le motivazioni

Successivamente alla pubblicazione della sentenza, che arriva dopo circa undici mesi, i sindaci della Vallata si sono riuniti presso la Cantina sociale Valdaso ed hanno deciso di continuare la lotta contro il biodigestore con un prossimo ricorso al Consiglio di Stato.

Convinta in qualche modo a non mollare anche l’associazione “Tutela e valorizzazione della Valdaso”, che in questi giorni sta valutando le prossime azioni da prendere dal lato legale. Oltre a queste si sta pensando anche ad una possibile manifestazione pubblica di protesta per mantenere alta l’attenzione da parte dei cittadini, delle istituzioni e della politica. Da ricordare che proprio a luglio dello scorso anno si tenne una protesta e un sit-in popolare nel piazzale della stessa Cantina Sociale, con una lunga sfilata di trattori lungo la strada nazionale.«Possibile che sulle tante questioni di criticità sollevate – si chiede il presidente dell’associazione Luigino Sciamanna - tutte erano infondate o non valide? C’è un territorio con circa 32mila abitanti compatto nella contrarietà. Mi sembra che non sia stato adeguatamente considerato l’impatto ambientale del nuovo biodigestore. Comunque restiamo in campo. Abbiamo perso una battaglia ma non la guerra». Gli fa eco Fabrizio Vergari, sindaco di S. Vittoria in Matenano e presidente dell’Unione Montana dei Sibillini. 


La meraviglia


«Abbiamo il dovere verso i nostri cittadini di andare avanti. Secondo i nostri legali, le diverse motivazioni di respingimento dei ricorsi nei vari punti sono un po’ aleatorie. Mi meraviglia comunque – continua Vergari – non aver visto, dopo la sentenza, una presa di posizione di supporto al nostro territorio da parte della Regione».

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