Danni all'agricoltura, l'Enpa sbotta
"Basta allarmismi su lupi e cinghiali"

Danni all'agricoltura, l'Enpa sbotta "Basta allarmismi su lupi e cinghiali"
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Venerdì 21 Agosto 2015, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 16:49
COMUNANZA - Le dichiarazioni allarmistiche sugli "assalti" della fauna selvatica rese da chi dovrebbe impegnarsi in prima persona con comportamenti corretti e con gli strumenti che la scienza mette a disposizione, oltre che con una corretta gestione dei propri animali, sono basate sul nulla e sono prive di senso».





Questo il commento dell'Ente Nazionale Protezione Animali in merito all'ennesima notizia sugli assalti di lupi, di cinghiali, di caprioli e addirittura di tassi, che causano scompiglio nell'ascolano e nel fermano.



«Anzitutto - prosegue l'Enpa - dobbiamo ricordare che lupi e tassi sono specie particolarmente protette e che quindi non possono essere oggetto di abbattimenti, mentre per gli altri, oltre venti anni di uccisioni non hanno sortito alcun effetto: è il momento di cambiare politica tra l'altro non ha senso chiedere lo sterminio (impossibile per legge) proprio di quella specie, il lupo, che, svolge un ruolo fondamentale nell'equlibrio della biodiversità, e in particolare nel controllo del cinghiale. Si inizi invece una seria attività di monitoraggio sui cani vaganti, che, spesso di proprietà di agricoltori e di allevatori, sono illegalmente abbandonati a loro stessi sul territorio e si riproducono (perché non sterilizzati) dando vita ad altri randagi. Animali disperati che tentanto di sopravvivere come possono in un mondo ostile: sono loro che potrebbero causare qualche danno al comparto zootecnico, considerando che gli animali sono spesso incustoditi».



Quindi, per la Protezione Animali, gli agricoltori dovrebbero chiedere rigorosi controlli in tal senso e iniziare ad applicare i metodi ecologici - dissuasori, pastori elettrici, sorveglianza e via dicendo - mentre per quanto riguarda la sicurezzaa strade è dimostrato come molto spesso sia proprio l'elevata velocità a causare incidenti. «I limiti di velocità non vengono rispettati quasi mai e le strade oltretutto non sono sicure: le autorità competenti dovrebbero quindi installare, nei punti più a rischio, autovelox e bande o dossi che possano limitare la velocità, oltre ad eseguire altre opere necessarie ad evitare spiacevoli incidenti per uomini e animali».



«Siamo favorevoli al rimborso dei danni agli allevatori e ad agli agricoltori soltanto se i danni sono stati verificati, ma tutti devono rispettare le leggi e le regole: non possiamo pretendere di vivere in un mondo di "plastica", la biodiversità è una ricchezza per il territorio e per gli uomini. Le campagne di sterminio, rappresentano "una presa in giro" perché sono una misura inadatta a risolvere possibili e presunti problemi causati dai selvatici. Lo ha confermato di recente anche il Governo con una risoluzione. Le soluzioni ci sono, ma evidentemente, per favorire la lobby venatoria, gli amministratori non vogliono applicarle».
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