Schianto in A14, perdono la vita la storica staffettista Betty e l’autista di 47 anni al suo primo viaggio

Schianto in A14, morti volontari Enpa trasportavano cuccioli per l’adozione: morta la storica staffettista Betty e l’autista di 47 anni al suo primo viaggio
Schianto in A14, morti volontari Enpa trasportavano cuccioli per l’adozione: morta la storica staffettista Betty e l’autista di 47 anni al suo primo viaggio
di Elisabetta Marsigli
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Lunedì 8 Febbraio 2021, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 09:52

PESARO - Si chiamava Elisabetta Barbieri, per tutti Betty. Amava gli animali Betty, soprattutto quelli più sfortunati, per questo come volontaria Enpa aveva dedicato la sua vita non solo a trovare delle famiglie per i trovatelli ma, per assicurarsi che tutto procedesse al meglio, accompagnava a destinazione cani e gatti adottati. Era una staffettista col cuore immenso. E’ morta ieri mattina, molto prima dell’alba, in uno dei suoi innumerevoli viaggi per portare decine di animali alle loro famiglie.

Cuccioli, ma anche cani e gatti adulti finalmente accasati.

Un incidente terribile e tragico. Il furgone su cui viaggiava si è scontrato sulla corsia nord dell’A14 tra Pesaro e Gradara contro un camion che aveva appena subìto un incidente, urtando un altro mezzo pesante e mettendosi di traverso sulla carreggiata. Betty Barbieri, 63 anni, non ha avuto scampo. E, con lei, non l’ha avuto nemmeno Federico Tonin, 47 anni, padre di famiglia e pure volontario Enpa. Era al suo primo viaggio. E’ morto sul colpo. Entrambi del Nord, rientravano da San Severo trasportavano 50 cani e circa 12 o 13 gatti in adozione dalla Puglia. Ferito, ma lievemente, un altro volontario, trasportato a Cesena insieme al secondo conducente del camion urtato che stava dormendo al momento dello schianto e che è stato sbalzato fuori. Ne avrà per 30 giorni.

Una tragedia che ha choccato tanti, non solo il mondo Enpa. «Elisabetta e il suo staff - ha ricordato la presidente Enpa Carla Rocchi - hanno collaborato con l’Enpa in moltissime occasioni. Sono centinaia gli animali che oggi vivono felici nelle loro nuove famiglie anche grazie a lei. Il suo impegno ha fatto la differenza». Elisabetta, che aveva collaboraro anche a Pesaro, aveva l’autorizzazione al trasporto di animali vivi di tipo 2, quello per i lunghi viaggi, con un furgone attrezzato. «La scena ci è apparsa subito tragica» racconta Duilio Canciani, di Enpa, intervenuto subito sul posto dove c’erano già vigili del fuoco e Polstrada e che ha collaborato con l’Asur insieme a Giorgio Ridolfi e il caponucleo Fabrizio Marchetti

. «La cabina del furgone era devastata e a terra c’erano le due vittime. Il furgone era danneggiato, tanto che i trasportini si erano rotti e alcuni cani erano fuggiti, insieme a qualche gatto. Li abbiamo subito recuperati e messi in sicurezza grazie alla gentilezza di due camionisti spagnoli che avevano un mezzo per il trasporto cavalli vuoto. I cani erano quasi tutti di piccola taglia, molti cuccioli, ma il povero Charlie è deceduto ed è stato portato al cimitero di Santa Veneranda, dove probabilmente sarà seppellito. Un altro cane è stato portato al canile T41 di Pesaro perché traumatizzato e impossibilitato a riprendere il viaggio».

La gentilezza dei due camionisti spagnoli (Jon Juaregi Transportes) è stata unica: hanno atteso il nuovo furgone Empa ospitando i gatti senza trasportino nella loro cabina e senza nemmeno voler alcun compenso per le ore perse (quasi 5) dell’attesa. Altri 5 cani feriti sono stati portati ad una clinica di Gradara: uno dei cuccioli ha la testa del femore disintegrata, un altro ha gli arti spezzati. Un altro non muove ancora le gambe, ma sembra che non abbia lesioni alla colonna vertebrale, mentre un altro ha solo delle lievi ferite da punti.

Nel primo pomeriggio, molti volontari si sono messi anche alla ricerca di 3 gatti dati per dispersi: due sono stati ritrovati, mentre manca all’appello una micina bianca e nera di nome Smilla: le carte che di solito accompagnano le staffette, si sono disperse nell’incidente e non è stato facile ricostruire subito il numero effettivo degli animali in transito. Alcuni volontari di Ravenna e Forlì sono venuti a Cattolica per ritirare i cuccioli che gli erano stati destinati, gli altri sono ripartiti subito a bordo del nuovo furgone arrivato in soccorso da Bologna. 

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