Ascoli, ha qualche linea di febbre: noto imprenditore contagiato dal Covid

Ascoli, ha qualche linea di febbre: noto imprenditore contagiato dal Covid
Ascoli, ha qualche linea di febbre: noto imprenditore contagiato dal Covid
di Mario Paci
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Venerdì 4 Settembre 2020, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 12:44

ASCOLI - C’è anche un notissimo e facoltoso imprenditore ascolano nell’elenco dei contagiati dal coronavirus. Le sue condizioni di salute, per fortuna sono discrete, anche se ha un po’ di febbre. Per precauzione si era sottoposto al tampone dopo che alcune persone intorno a lui erano risultate positive al Covid-19.

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E nella giornata di ieri ci sono state altre sei persone rimaste infettate dal virus: tre risiedono ad Ascoli, una a San Benedetto del Tronto, una di Grottammare e una di Spinetoli. A differenza di qualche mese fa per nessuno è stato necessario il ricovero all’ospedale per l’aggravarsi delle condizioni di salute. 
 
Gli asintomatici
E nella maggior parte dei casi coloro che sono rimasti contagiati sono asintomatici. Ieri sono satti processati quasi cinquecento tamponi. da qui anche l’alto numero, probabilmente, dei casi positivi al Coronavirus registrati. E nella giornata di ieri sono proseguiti anche i test sierologici nei confronti degli insegnanti e del personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). Più di cinquecento hanno eseguito il test e le procedure si sono svolte nella massima celerità nella palazzina ex Gil dove operano sette operatori sanitari (fra medici e infermieri) coordinati dalla direttrice del distretto, la dottoressa Picciotti. 
Il falso allarme
Come era prevedibile, data l’alta adesione del personale scolastico ci sono stati molti casi di positività. Nel primo giorno addirittura undici, ieri sei ma poi alla prova di tampone si è trattato solamente di un falso allarme.Il test sierologico rileva infatti la presenza nel sangue di anticorpi IgM o IgG. Gli anticorpi IgM sono prodotti nella fase iniziale dell’infezione e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da 4 o 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi, tendendo poi a scomparire nel giro di qualche settimana. Gli anticorpi IgG sono prodotti più tardivamente e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da un paio di settimane dopo la comparsa dei sintomi (ma possono comparire anche prima) e permangono poi per molto tempo.
I contatti
Cosa vuol dire dunque che decine di docenti sono risultati positivi al test sierologico? Un test anticorpale positivo indica se la persona è entrata in contatto con SARS-CoV-2 (se IgM positivi: infezione recente; se IgM negativi e IgG positivi: infezione passata), ma non indica necessariamente se una persona è protetta e per quanto tempo e se la persona è guarita. Le esperienze raccolte finora su questo virus infatti dicono che gli anticorpi compaiono da 5 a 7 giorni dopo l’inizio dei sintomi e si mantengono per un periodo che non sappiamo ancora quanto lungo. Poiché però il virus viene rilasciato per molto tempo, anche 30-40 giorni, c’è un momento in cui nell’organismo sono presenti sia gli anticorpi, sia il virus che continua ad essere rilasciato. In sostanza, la presenza di anticorpi non è segno del fatto che il paziente sia guarito e che quindi non sia più contagioso. Ma se il tampone, come poi è avvenuto, dà risultato negativo, ciò significa che il pericolo è stato scampato.

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