Ascoli, esami Covid al personale scolastico: un caso sospetto su 200 test

Ascoli, esami Covid al personale scolastico: un caso sospetto su 200 test
Ascoli, esami Covid al personale scolastico: un caso sospetto su 200 test
di Cristiano Pietropaolo
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Martedì 1 Settembre 2020, 10:21

ASCOLI - Sono partiti i test sierologici sul personale scolastico in vista della riapertura delle aule prevista per il 14 settembre. Il test, che è su base volontaria si potrà eseguire attraverso il Servizio di igiene e prevenzione dell’Area Vasta 5.

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I controlli sono partiti ieri nella sede dell’Ex Gil ad Ascoli, mentre inizieranno oggi per il personale scolastico della zona di San Benedetto al Palazzetto dello Sport. Nella città rivierasca saranno a disposizione 2100 kit. Per effettuare il test, il docente deve iscriversi ad uno specifico portale e, successivamente, viene convocato in una delle due sedi previste per effettuare l’analisi. In caso di esito negativo, un messaggio informa la persona dell’esito. Altra procedura in caso di positività al test: per prassi verrà richiesta l’esecuzione obbligatoria del tampone che dovrà essere effettuata entro 48 ore. 
 
La prima giornata 
«La prima giornata è andata bene. Sono stati fatti circa 190 test, di cui solo una persona è un caso dubbio: in questo caso sarà previsto il tampone» dice il direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione di Area Vasta 5 Claudio Angelini. «Per quanto riguarda invece gli altri esami abbiamo rilevato alcuni cinque nuovi casi di positività al Covid, tre ad Ascoli e due a Cupra Marittima. Uno è di ritorno dalla Sardegna. Il test sierologico è uno degli interventi che potrebbe rappresentare uno dei momenti di conoscenza di quello che è lo stato dell’infezione nei professori. E’ un test per verificare se l’organismo ha risposto all’infezione da Sars Cov2» spiega Angelini, «Il test sierologico rapido individua le Igm e le Igg prodotte dall’organismo contro alcune proteine del virus. Nella circolare non è previsto il controllo degli studenti, mentre il test è rivolto a tutti gli insegnanti di tutte le scuole, a partire dall’asilo nido fino alle scuole superiori» dice Angelini, 
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Le distanze 
«L’augurio è che vada tutto bene, ma c’è anche la possibilità che possa verificarsi un aumento dei casi. Come ha anche ricordato l’Istituto Superiore di Sanità, deve esserci una sinergia con le famiglie, ma a livello scolastico mantenere sempre la mascherina sarebbe stato impossibile» dice Angelini, « Non è nemmeno semplice mantenere le distanze tra i ragazzi e i bambini. Si tratta, a tutti gli effetti, di una situazione a rischio, però è inevitabile che le scuole debbano ricominciare. Sulla tempistica non mi pronuncio, ma purtroppo proveniamo dall’estate e dall’insorgenza di nuovi cluster d’importazione che hanno fatto preoccupare molti» prosegue Angelini, «Il fatto che ci siano luoghi di assembramento e pur cercando di far mantenere le distanza e allontanando i banchi, la situazione rimane problematica in quell’ambiente e riuscire a mantenere le misure atte a ridurre la possibilità di contagio non è per nulla facile» conclude Angelini.

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