Alloggi popolari occupati, giro di vite sui furbetti: ecco in quali zone sono gli immobili sotto osservazione

Alloggi popolari occupati, giro di vite sui furbetti: ecco in quali zone sono gli immobili sotto osservazione
Alloggi popolari occupati, giro di vite sui furbetti: ecco in quali zone sono gli immobili sotto osservazione
di Luca Marcolini
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Lunedì 7 Febbraio 2022, 05:00

ASCOLI  - Giro di vite dell’Arengo, con contestuale avvio delle azioni legali esecutive, per recuperare alloggi popolari abitati da persone o famiglie che hanno perso i requisiti per poter continuare a beneficiare di tali appartamenti. Un’azione che ora riprende vigore con l’attivazione in tal senso dell’avvocatura comunale con l’obiettivo di andare a rendere disponibili quelle abitazioni che attualmente risultano occupate in maniera non regolare, vista la decadenza dei diritti degli inquilini, a fronte anche della folta graduatoria provvisoria dei richiedenti in attesa.


Per questo motivo, la giunta comunale ha deliberato di autorizzare i legali dell’ente di avviare le procedure relative, in questa fase, al recupero di sei alloggi popolari tra centro storico, Borgo Solestà, Monticelli e Poggio di Bretta.

E con le stesse modalità operative si procederà anche per tutti gli altri casi di verificata decadenza dei requisiti per poter utilizzare case di edilizia pubblica residenziale. In particolar modo si intende andare ad eliminare i casi in cui qualche furbetto continui ad abitare in alloggi popolari in maniera irregolare, non avendone più alcun diritto.


L’imperativo sul fronte degli alloggi popolari, a Palazzo Arengo, è tamponare l’emergenza casa. E per raggiungere l’obiettivo adesso si spingerà ulteriormente il piede sull’acceleratore per l’attivazione di azioni legali e procedure contro coloro che hanno ancora una casa popolare pur non avendone più diritto. Si tratterà, di fatto, di portare gradualmente a conclusione i procedimenti di decadenza per togliere la casa a chi, in buona fede o furbetto, occupi ancora un alloggio pur avendo perso i requisiti richiesti. Ed ecco che, proprio nell’ultima seduta della giunta, è stato deliberato di autorizzare l’avvocatura comunale ad attivare le azioni previste per il recupero degli alloggi indebitamente occupati partendo dai primi sei casi di decadenza. Casi che interessano alloggi in diversi quartieri, dal centro storico a Borgo Solestà, Monticelli e Poggio di Bretta. E poi, con le stesse modalità, si procederà per tutti gli altri casi che emergeranno. 


La strada scelta, dunque, è quella di potenziare le azioni in tale direzione per rendere disponibili prima possibile anche quegli alloggi attualmente occupati indebitamente e che, quindi, devono essere liberati. La strategia attivata, per il recupero degli alloggi, parte anche dall’incontro avvenuto nello scorso ottobre tra l’Erap (presidio di Ascoli) e l’Arengo proprio per entrare nel merito delle azioni esecutive conseguenti a provvedimenti di decadenza conclusi. Incontro al termine del quale si è definito che il Comune, tramite l’avvocatura, provvederà a dare esecuzione ai provvedimenti di decadenza di competenza del Comune stesso e che l’Erap provvederà poi, con proprio personale, ad intermediare e a gestire il rapporto con gli utenti fino al recupero dell’alloggio. Tra i casi di decadenza segnalati anche in passato, oltre a quelli legati al reddito, ci sono quelli di persone che magari vivono a casa di familiari, lasciando vuoto l’alloggio popolare loro assegnato. E molto spesso, sono proprio i controlli sui consumi per le utenze ad incastrare il furbetto di turno. Oppure c’è chi ha avuto in assegnazione una casa popolare ma ora risulta residente fuori provincia e magari la lascia utilizzare da qualcun altro. In realtà, tutto il discorso dei controlli è molto complesso se si considera che il patrimonio immobiliare dell’Erap è di circa 960 alloggi popolari solo ad Ascoli città. 

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