Ascoli, scintille fra polizie su multe e utilizzo degli autovelox: «Devono dirci come e quando li usano»

Ascoli, scintille fra polizie su multe e utilizzo degli autovelox: «Devono dirci come e quando li usano»
Ascoli, scintille fra polizie su multe e utilizzo degli autovelox: ​«Devono dirci come e quando li usano»
di Marco Vannozzi
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 12:37

ASCOLI «I controlli vanno fatti. L'educazione stradale va rispettata. Fare cassa con gli autovelox? La verità è che ci sono tanti indisciplinati: chi non vuole pagare per le proprie responsabilità è uno scroccone». Non usa giri di parole il comandante Paolo Pettinari, direttore del Consorzio Polizia Locale Marche, ex Consorzio Monti Azzurri. La vicenda è da tempo sotto i riflettori, dopo le tante segnalazioni e proteste per gli autovelox piazzati dal Consorzio nel territorio di Ripatransone, lungo la Valtesino. Nel verbale dell'Osservatorio per il monitoraggio dell'incidentalità stradale causata dall'eccesso di velocità, si leggono le reprimende della polizia stradale che sottolinea la necessità di comunicazione mensile degli autovelox, secondo quanto sancito dalla circolare Maroni.

Il richiamo

Il comandante della Polstrada Iobbi richiede anche di indicare in quale tratto chilometrico di strada avvenga il controllo e con quale tipologia di dispositivo, specificando la fascia oraria (massimo 2-3 ore), per avere contezza di ciò che viene realizzato nel territorio di loro competenza e per riscontrare poi le modalità del servizio. «Daremo le nostre spiegazioni al prefetto. Non riconosco come interlocutore la polizia stradale», tuona Pettinari. Allo stesso tempo la Palazzo San Filippo richiede chiarezza sui sistemi di autovelox installati lungo la provinciale Valtesino e sollecita il Consorzio ad un riscontro alla nota inviata dall'ente al Comune di Ripatransone, ancora inevasa. «La Provincia non ha alcuna competenza giuridica e facoltà di interferenza: è un ente proprietario della strada sottoposto al controllo degli organi di polizia», taglia corto Pettinari. Il direttore del Consorzio va oltre. «La circolare Maroni rimane una circolare – spiega -.

Anche laddove non ci fosse comunicazione mensile degli autovelox, le sanzioni non sarebbero annullate. Ma noi la programmazione l'abbiamo sempre fatta». E sempre nel verbale dell'Osservatorio, il comandante della polizia stradale si fa portavoce delle «varie doglianze pervenute alla loro sezione, rappresentando le difficoltà riscontrate dagli utenti nel raggiungere sia telefonicamente sia a mezzo e/o pec i referenti del Consorzio, per avere ragguagli sulle contestazioni ricevute, creando così un disservizio». Pettinari non ci sta: «Chiederemo l'accesso agli atti».

I limiti di velocità

Il direttore del Consorzio si trova d'accordo sulle posizioni del consigliere provinciale con delega alla viabilità, Daniele Tonelli, in materia di limiti di velocità. «È intenzione della Provincia interessare la comunità dei sindaci per quanto riguarda l'adozione dei limiti di velocità sulle strade provinciali. Sarebbe opportuno che ne facesse parte e ne fosse rappresentata», chiede Tonelli. «A volte non è adeguato il limite di velocità in alcune strade. In certi casi non è errato definirlo abusivo. Secondo alcuni dati derivanti dalle nostre centraline nascoste si evidenzia una percentuale tra il 93% e il 97% di automobilisti irregolari». Pettinari sottolinea però un aspetto: l'osservanza del codice della strada. «È sbagliato in ogni caso inneggiare al non rispetto delle regole. Se non ci fossero i controlli allora si potrebbero non rispettare i limiti? Chi non lo fa è un trasgressore volontario – aggiunge -. Qui si gioca con le vite umane. Chi non rispetta i limiti di velocità è pericoloso come un proiettile».

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