Senza pioggia nei prossimi giorni rubinetti a secco nelle ore notturne anche ad Ascoli, San Benedetto e Fermo

La sede della Ciip
La sede della Ciip
di Luigi Miozzi
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Giovedì 3 Novembre 2022, 01:55

ASCOLI - La siccità non allenta la morsa e la crisi idrica nel Piceno e in parte del Fermano si aggrava ulteriormente con il rischio sempre più concreto che le chiusure notturne possano presto riguardare anche le città più grandi del territorio come Ascoli, San Benedetto e Fermo.

La Ciip che continua a monitorare costantemente la situazione, sta cercando di scongiurare questa eventualità ma le alte temperature, associate alla diminuzione costante delle portate delle sorgenti complica di molto i piani. Al momento, per riuscire a soddisfare le richieste, l’ex consorzio idrico deve immettere nella condotta principale una quantità d’acqua pari a circa 800 litri al secondo ma costante calo delle portate che stanno diminuendo in media settimanalmente di circa 15 litri al secondo. Con il passare dei giorni, pertanto, il quadro diventa sempre più a tinte fosche.

L’ultimo fine settimana è stato particolarmente impegnativo per fronteggiare il fabbisogno idrico anche perché il ponte lungo dei vacanzieri ha fatto sì che i consumi, soprattutto lungo la costa, aumentassero sensibilmente. «La situazione è abbastanza critica soprattutto a causa delle condizioni meteorologiche che fanno registrate giornate di caldo anomalo per questo periodo dell’anno - spiega l’ingegnere Cristiana Bollettini, responsabile del controllo di gestione della Ciip che sta seguendo in prima persona l’evolversi della situazione in stretto contatto con il presidente Giacinto Alati -. Questo comporta, da parte dell’utenza, un consumo elevato mentre, di contro, stiamo assistendo al periodo di magra delle sorgenti». Con i provvedimenti introdotti le scorse settimane che hanno stabilito le chiusure notturne in gran parte dei Comuni della Vallata del Tronto e in quelli dell’area montana della provincia è stato possibile, seppure a fatica, far fronte alle richieste dell’utenza ma anche i pozzi e gli impianti di soccorso che da mesi lavorano al massimo della potenza per garantire acqua, iniziano ad andare in sofferenza. 

Per questo si guarda con attenzione alle previsioni meteo per i prossimi giorni al fine di scongiurare una ulteriore stretta. «Stiamo valutando con molta attenzione il da farsi e speriamo nel fatto che le condizioni meteo possano presto cambiare - sostiene la dirigente della Ciip -. Sappiamo che queste temperature non sono comuni per il periodo e, pertanto, speriamo, in un abbassamento delle temperature. Temperature più basse significherebbe un abbassamento dei consumi che ci permetterebbe di evitare ulteriori chiusure e su cui sarà rivolta la nostra attenzione nei prossimi giorni». A rendere ancor più preoccupante la situazione è il costante abbassamento del livello dell’acqua nei serbatoi, anche in quelli più grandi che possono contare su gran quantità di accumulo, come quelli di Ascoli, San Benedetto e Fermo, che pertanto sono andati in difficoltà. «Siamo riusciti a garantire la fornitura a tutti ma con grandi difficoltà - evidenzia l’ingegner Bollettini -. Se la situazione non dovesse cambiare, è chiaro che saremo chiamati ad intervenire in altro modo ed anche in quei Comuni dove fino ad ora siamo riusciti a garantire la fornitura, potrebbero andare in sofferenza». 

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