Ascoli, concorso di idee sul futuro dell’area ex Sgl Carbon: protocollo d’intesa fra Arengo, ministero e Legambiente nazionale

Ci sarà un monitoraggio costante della bonifica al Pennile di Sotto

Ascoli, concorso di idee sul futuro dell’area ex Sgl Carbon: protocollo d’intesa fra Arengo, ministero e Legambiente nazionale
Ascoli, concorso di idee sul futuro dell’area ex Sgl Carbon: protocollo d’intesa fra Arengo, ministero e Legambiente nazionale
di Cristiano Pietropaolo
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 12:23

ASCOLI - Nasce ufficialmente il Forum di progettazione partecipata per la riqualificazione dell'ex area Sgl Carbon. Ieri mattina è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Comune e Legambiente nazionale relativo al monitoraggio della bonifica dell’area e alla costituzione e le attività del forum di progettazione partecipata per la sua riqualificazione. Ci sarà anche l’impegno degli enti che fanno parte della Bottega del Terzo Settore. Tra le azioni previste, l’Arengo s’impegna a condividere con Legambiente la documentazione relativa alle attività propedeutiche e a quelle di bonifica e di messa in sicurezza provvisoria e permanente; predisporrà, di concerto con Legambiente, le modalità e il programma del monitoraggio della bonifica, sia durante che al termine dei lavori previsti e pubblicizzare gli esiti del monitoraggio. Il Comune condividerà con Legambiente e con la Bottega del Terzo Settore, la promozione del forum.

Gli incontri

Dall'altra parte, Legambiente organizzerà incontri specifici di approfondimento e tavoli di lavoro con i partecipanti al forum e analizzerà e valuterà, di concerto con il Comune, le proposte progettuali circa la loro fattibilità, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico e della loro coerenza con gli obiettivi generali della riqualificazione dell’area.

Secondo il sindaco Marco Fioravanti «C’è un monitoraggio quotidiano di quel sito, complesso da gestire. Questo percorso sta andando avanti e insieme abbiamo creato questo protocollo per verificare la bonifica e la rigenerazione del sito- spiega- Faremo un tavolo permanente per una nuova progettualità partecipata, dove i cittadini potranno contribuire con le loro idee. Ringrazio Restart e Battista Faraotti, il sito deve diventare un luogo di arte contemporanea e ambientale- prosegue il primo cittadino - Possiamo pensare anche a un insediamento di ComoNExt, per attrarre startup e imprese innovative. Ci potrà essere una cittadella innovativa e intelligente, immaginando anche un grande parco verde».

La transizione ecologica

Enrico Fontana della segreteria nazionale di Legambiente aggiunge che «Per noi questo è un cantiere nazionale di transizione ecologica. Questa può essere da modello per altri siti contaminati da bonificare, bisogna trovare strade nuove. Senza partecipazione attiva degli stakeholder associativi economici e culturale, le bonifiche non si fanno- spiega - Questo forum lavorerà per un anno, con una futura proroga. E’ fondamentale la collaborazione con la Bottega del Terzo Settore. Legambiente è molto legata alla storia dell’ex Sgl Carbon e adesso iniziamo a scrivere una pagina nuova per la riqualificazione di quell’area». Il commissario straordinario di governo, il generale Giuseppe Vadalà evidenzia che «Se non ci sono visione e impegno, non si realizza nulla. C’è un privato che si mette insieme ad un pubblico, per poter fare qualcosa per la città- spiega - I giovani si trattengono sui territori facendo economia e creando lavoro; questo progetto va in questa direzione». Per Roberto Paoletti, presidente della Bottega del Terzo Settortore «È un’opportunità straordinaria e adesso, in quei luoghi, si può realizzare un sogno». Diana Di Loreto del circolo Legambiente si augura che « Possano arrivare tante proposte da questo Forum. Chiediamo che l’area ospiti un parco pubblico e un centro di ricerca a nazionale che possa dare opportunità di occupazione e far tornare i giovani ad Ascoli». Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche conclude: «Da questo modello si possono stimolare altri territori che hanno bisogno di nuove rigenerazioni».

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