Più di un tentato suicidio al mese. Sembra un incubo, è Montacuto. Matteo Concetti stava in una cella da 23 mq condivisa da 5 detenuti

I dati di Antigone e del Sappe.

Più di un tentato suicidio al mese. Sembra un incubo, è Montacuto. Matteo Concetti stava in una cella da 23 mq condivisa da 5 detenuti
Più di un tentato suicidio al mese. Sembra un incubo, è Montacuto. Matteo Concetti stava in una cella da 23 mq condivisa da 5 detenuti
di Antonio Pio Guerra
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 07:21
ANCONA Sono 14 tentativi di suicidio ed oltre 170 atti autolesionistici: è il bollettino di guerra con cui il carcere di Montacuto ha chiuso il 2023. Numeri ai quali si aggiunge il suicidio di Matteo Concetti, il 25enne di Rieti che lo scorso 5 gennaio si è tolto la vita in una cella d’isolamento del carcere anconetano. Pochi giorni prima, il 21 dicembre, tra le mura di Montacuto c’è entrata per un'ispezione anche Giulia Torbidoni, presidente della sezione marchigiana dell’associazione Antigone. «Direi che i casi di autolesionismo sono triplicati, visto che siamo passati dai 46 del 2022 ai 177 del 2023» osserva Torbidoni.  

Il report


Incremento del 100%, invece, per i tentativi di suicidio: 7 nel 2022, 14 nel 2023. «Da quando è stata introdotta la nuova organizzazione della Media Sicurezza, nelle due sezioni “chiuse” si stanno registrando molti più eventi critici» racconta. Ad oggi, infatti, a Montacuto esistono sei sezioni: due di Alta Sicurezza 3, due di Media Sicurezza “aperta” (coi detenuti che passano l’intera giornata fuori dalle celle) e due di Media sicurezza “chiusa” (dove i detenuti trascorrono fuori dalle celle soltanto le otto ore previste dalla legge). «In queste ultime due sezioni - spiega Torbidoni - arrivano detenuti che sono stati trasferiti da altri carceri per motivi disciplinari». E ci devono rimanere per almeno sei mesi. Le celle misurano 23 mq ma a condividerle sono cinque persone. Anche Matteo Concetti, prima dell'isolamento, stava in una di queste. Proprio il sovraffollamento è uno dei problemi maggiori. «Al momento della nostra visita c’erano 330 presenti su una capienza del carcere di 257» fa la presidente. E parlando delle celle, la situazione non migliora. «Quelle più vicine all’esterno hanno problemi di riscaldamento ed il comandante del carcere ci spiegava che stanno tamponando con delle stufette elettriche» dice Torbidoni.

Anche l’acqua calda è un bene di lusso ed è disponibile soltanto in alcune fasce orarie. I problemi di questo carcere sono ben noti anche al Sappe, il sindacato della Polizia penitenziaria. Francesco Campobasso, segretario per le Marche e l’Emilia Romagna, arriva dire che «nel distretto, quello di Ancona è uno dei carceri messi peggio assieme ad Ascoli e Forlì». La carenza di organico fa quasi spavento. «Abbiamo 115 agenti per un fabbisogno di 176» avverte. «Ci è stato insegnato che il rapporto ideale è di un agente ogni due detenuti. Considerando che il totale degli uomini va diviso su quattro turni, siamo ben al di sotto della media» nota Campobasso. Le criticità aumentano se si prendono in considerazione anche i poliziotti con qualifiche più elevate. «Mancano 7 sovrintendenti e 15 ispettori, senza considerare il fatto che c'è un solo comandante che non ha nemmeno il vice» aggiunge Campobasso. 


I rischi 


Stabili, ma comunque tante, le aggressioni alla polizia penitenziaria. «Ma il problema delle aggressioni coinvolge tutti i penitenziari d'Italia». « E noi non siamo formati per la gestione di detenuti psichiatrici» ricorda. Persone che dovrebbero aver accesso alle REMS ma non sempre è così. Un ultimo dato è degno di nota: su una popolazione di 60mila detenuti in Italia, nel 2023 ci sono stati 68 suicidi. Più d'uno ogni mille, contro l'uno su diecimila della popolazione comune. Uno ogni cinque giorni. «Se in una cittadina come Fano si verificassero tutti questi suicidi, io credo che una domanda ce la porremmo» si interroga Torbidoni. Di sicuro ci sono solo i primi due suicidi in carcere del 2024: quello di Matteo e quello di un detenuto del Due Palazzi di Padova. 
 

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