Il report
Incremento del 100%, invece, per i tentativi di suicidio: 7 nel 2022, 14 nel 2023. «Da quando è stata introdotta la nuova organizzazione della Media Sicurezza, nelle due sezioni “chiuse” si stanno registrando molti più eventi critici» racconta. Ad oggi, infatti, a Montacuto esistono sei sezioni: due di Alta Sicurezza 3, due di Media Sicurezza “aperta” (coi detenuti che passano l’intera giornata fuori dalle celle) e due di Media sicurezza “chiusa” (dove i detenuti trascorrono fuori dalle celle soltanto le otto ore previste dalla legge). «In queste ultime due sezioni - spiega Torbidoni - arrivano detenuti che sono stati trasferiti da altri carceri per motivi disciplinari». E ci devono rimanere per almeno sei mesi. Le celle misurano 23 mq ma a condividerle sono cinque persone. Anche Matteo Concetti, prima dell'isolamento, stava in una di queste. Proprio il sovraffollamento è uno dei problemi maggiori. «Al momento della nostra visita c’erano 330 presenti su una capienza del carcere di 257» fa la presidente. E parlando delle celle, la situazione non migliora. «Quelle più vicine all’esterno hanno problemi di riscaldamento ed il comandante del carcere ci spiegava che stanno tamponando con delle stufette elettriche» dice Torbidoni.
I rischi
Stabili, ma comunque tante, le aggressioni alla polizia penitenziaria. «Ma il problema delle aggressioni coinvolge tutti i penitenziari d'Italia». « E noi non siamo formati per la gestione di detenuti psichiatrici» ricorda. Persone che dovrebbero aver accesso alle REMS ma non sempre è così. Un ultimo dato è degno di nota: su una popolazione di 60mila detenuti in Italia, nel 2023 ci sono stati 68 suicidi. Più d'uno ogni mille, contro l'uno su diecimila della popolazione comune. Uno ogni cinque giorni. «Se in una cittadina come Fano si verificassero tutti questi suicidi, io credo che una domanda ce la porremmo» si interroga Torbidoni. Di sicuro ci sono solo i primi due suicidi in carcere del 2024: quello di Matteo e quello di un detenuto del Due Palazzi di Padova.