SIROLO - Un urlo, poi un silenzio assordante, interrotto solo da un flebile lamento, in lontananza, sempre più sommesso. Hanno impiegato ore i soccorritori per recuperare il corpo di una turista di 52 anni arrivata dalla Repubblica Ceca con i parenti per trascorrere le vacanze in riviera. Una Pasqua di sangue per questa famiglia sconquassata dal dolore.
La ricostruzione
Il medico del 118, verricellato dall’elicottero, ha potuto solo accertare quello che tutti immaginavano: impossibile salvarsi dopo un volo simile, più di cento metri giù nel dirupo.
«Si lamentava, poi il nulla»
Qui è scivolata ed è precipitata per un centinaio di metri, lungo il costone verticale creato da una vecchia frana. I familiari, che hanno chiesto subito aiuto al 112, dicono di averla sentita lamentarsi per alcuni istanti. Poi, il nulla. Sul posto si sono portati gli uomini del Soccorso alpino e speleologico di Ancona e Macerata in supporto all’eliambulanza del 118. Con loro, i vigili del fuoco di Osimo. I parenti della vittima, che avevano perso l’orientamento nel tentativo di raggiungerla, sono stati riportati alla loro abitazione per poi essere ascoltati in caserma, sotto choc. Tutti confermano la versione dell’incidente. Il dolore e il monito di Filippo Moschella, sindaco di Sirolo: «Vicinanza ai familiari per questa tragica fatalità. Purtroppo sono sentieri che occorre affrontare con adeguata attrezzatura e la dovuta attenzione. Quel che trae in inganno è la vicinanza al mare, in realtà in alcuni tratti presentano le stesse insidie e difficoltà dei passi di montagna, specialmente in una falesia friabile che si sbriciola come quella del Conero».