Sgarbi a Osimo: «Con Silvetti firmata una pax storica. Finora Ancona opposta alla cultura»

Sgarbi a Osimo: «Con Silvetti firmata una pax storica. Finora Ancona opposta alla cultura»
Sgarbi a Osimo: «Con Silvetti firmata una pax storica. Finora Ancona opposta alla cultura»
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 11:30

ANCONA «Con il sindaco di Ancona Silvetti, ho stipulato una storica “pax”. È nota la mia avversione per la città dorica, che ho maledetto dopo un infausto soggiorno per la sua totale distanza da ogni attività culturale. Ora spero possa diventare al livello delle altre città marchigiane». 


La bordata

Lo stile inconfondibile è quello del critico e sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che dopo un passaggio lunedì a Numana, ieri ha toccato la città di Osimo.

Qui - oltre al sindaco Simone Pugnaloni, con cui ha visitato, tra le altre cose, il Museo Diocesano e la mostra Pop up - ha incontrato l’assessora alla Cultura di Ancona Anna Maria Bertini, con cui ha definito il programma di 4 mostre che animeranno il capoluogo da dicembre di quest’anno al 2025. Ma è dal teatro Annibal Caro di Civitanova che ieri ha mirato ad alzo zero sulla Dorica. «Nulla capita mai ad Ancona. Nonostante sia capoluogo, non è mai stata all’altezza di centri come Ascoli, Pesaro, Fermo, Camerano e Recanati. Ha anche il teatro più brutto d’Italia, povere Muse». Ma dopo lo schiaffo, arriva la carezza. «Finalmente invece abbiamo firmato l’armistizio con Ancona e da qui fino al 2025 sono in programma 4 mostre che restituiranno un Rinascimento adriatico. Dopo il lungo dominio della sinistra che ha imprigionato Ancona, racconteremo come tutti i maggiori pittori veneziani siano passati qui». E dunque ecco il programma del nuovo corso che Sgarbi vuole dare ad Ancona. La prima, di carattere internazionale, indica la rotta delle avanguardie del ‘900, dal Futurismo all’Informale. Le mostre saranno inaugurate a maggio e dicembre e la sede espositiva sarà la Mole. Il secondo appuntamento sarà per l’8 maggio 2024 con l’omaggio a Gino De Dominicis, anconetano, ultimo testimone dell’Avanguardia; si proseguirà l’8 dicembre 2024 con Luigi Serafini, moderno surrealista in dialogo con Savinio e De Chirico, marchigiano nato a Pedaso, artista riconosciuto in tutto il mondo.

Il rilancio

La quarta grande mostra sarà finfine quella sul Rinascimento adriatico, dedicata a Pietro Zampetti, a partire dall’ 8 maggio 2025, in un lungo percorso da Venezia alla Puglia, che inizia con il ‘300 e finisce idealmente con Gabriele D’Annunzio. «Sgarbi era entusiasta di poter entrare ad Ancona dove, ha detto, non era mai riuscito a fare nulla - riferisce Bertini -: credo nel rilancio culturale della città, a partire da queste mostre».

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