La festa azzurra rovinata dai vandali, bomba carta distrugge la vetrina di un ristorante. Sputi e insulti ai baristi turchi

La vetrata del ristorante infranta da una bomba carta
La vetrata del ristorante infranta da una bomba carta
di Sabrina Marinelli
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Martedì 13 Luglio 2021, 08:20

SENIGALLIA - Una “bomba” artigianale, fatta di carta e petardi, lanciata contro la vetrata del ristorante L’Angolinosulmare, di fianco alla Rotonda. I titolari del bar Zepplin, di piazza Simoncelli, insultati perché turchi da giovani ubriachi che gli hanno sputato addosso. Sono i più gravi risvolti di una serata che sarebbe dovuta essere di festa, degenerata in alcuni casi.

Devastata l’aiuola di piazzale della Libertà, che viene aggiornata quotidianamente con la data; fatto a pezzi anche il campo da basket ai giardini Lorrach. I bidoni dell’immondizia tutti rovesciati sul lungomare Marconi. 
«Bisogna intervenire perché non si può più andare avanti così - lamenta Vinicio Mentuccia titolare de L’Angolinosulmare - stamattina (ieri, ndr) ho trovato una specie di bomba carta, una scatola di carta piena di petardi, lanciata contro la vetrata del ristorante, che è rimasta danneggiata. Con tutti questi ragazzini in giro c’è da aver paura». In centro storico invece è avvenuto l’episodio di razzismo, verso mezzanotte. «Prima che arrivassi hanno insultato mia moglie e la barista – racconta Osman Von Meran, titolare del bar Zepplin – poi hanno continuato anche con me con insulti, perché siamo turchi. Ci hanno anche sputato addosso. Ho dovuto chiamare i carabinieri e farò querela perché ci sono dei testimoni». Molti esercenti sono arrabbiati per gli assembramenti che temono possano vanificare tutti i sacrifici e le chiusure che hanno dovuto sopportare. «Per quanto riguarda i danneggiamenti - interviene il sindaco Massimo Olivetti - oltre all’aiuola devastata davanti alla Rotonda, altri ne abbiamo registrati nelle strutture sportive dei giardini Lorrach. La fontana questa volta è stata preservata perché i vigli hanno allontanato chi si avvicinava». 
Il sindaco ha seguito la partita da casa, ma appena l’Italia ha vinto ha preso provvedimenti. «Ho chiamato i vigili dicendo di chiudere al traffico il lungomare nella zona centrale.

Se si fosse riempito di auto la situazione sarebbe stata più difficile da gestire. Poi sono andato a fare un sopralluogo. Potevamo stare più attenti evitando gli assembramenti? - si domanda - Sì, avevo anche fatto degli appelli perché non si creassero, ma sono saltati tutti gli schemi. Le forze dell’ordine come i nostri vigili è evidente che hanno fatto quello che potevano di fronte a così tanta gente». Intanto ieri si è scatenata la caccia alle lettere e ai numeri dell’aiuola della Rotonda. La “g” di Senigallia è stata trovata sotto Palazzo Venezia. «Mi sono ritrovato la lettera con un biglietto - racconta Michele Cotadamo, titolare del ristorante In&Out - con su scritto “un regalo, la G di giovedì della Rotonda” ma credo sia la G fissa di Senigallia perché era domenica». Subito dopo la premiazione sono iniziati ad arrivare i tifosi e il pieno si è registrato dopo mezzanotte e mezza. Questa volta non hanno potuto fare la sfilata in macchina suonando il clacson perché gli accessi erano stati bloccati. In molti hanno calpestato l’aiuola rompendo fiori e piante ma le scritte devono averle rimosse perché molte parti mancavano proprio.

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