PORTO SANT’ELPIDIO - Clamore e soddisfazione dopo l’arresto del quarantenne che aveva gettato una bomba carta in via Mameli durante lo scorso mese di settembre. Si tratta di un pregiudicato con precedenti per droga, reati contro il patrimonio e la persona, stalking, già condannato per atti persecutori, residente in provincia di Macerata. La Squadra mobile di Fermo ha risolto il caso e il sindaco di Porto Sant’Elpidio ora ringrazia: «Quando il questore mi ha comunicato la notizia ho provato una grande soddisfazione oltre che un moto d’orgoglio – dice Nazareno Franchellucci – perché si è definita una questione davvero molto brutta e triste, capitata a settembre nella nostra città. Ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, abbiamo visto all’opera le forze dell’ordine e questi sono i risultati. Ho visto di persona come si è sviluppato il coordinamento di polizia nell’immediato quella sera, subito ci siamo sentiti con il prefetto uscente Vincenza Filippi e la mattina seguente sono stato contattato dalla Questura che mi ha aggiornato sulla situazione, garantendo che si sarebbe fatto di tutto il possibile».
Il primo cittadino
Lo stesso Franchellucci ricorda che «sono state complesse le operazioni che hanno portato a individuare il responsabile e, come spesso accade in casi del genere, non era ciò che l’opinione pubblica immaginava. Questo spinge a due riflessioni: la prima è che dobbiamo essere grati sempre all’operato della polizia di Stato e al coordinamento delle forze dell’ordine, eccellente il lavoro di Questura e Prefettura.
La ricostruzione
Questo è quanto emerso dai messaggi che sono stati recuperati nel cellulare della ex, la quale non l’aveva denunciato ed era restia a confidare vessazioni e soprusi agli investigatori. Considerata la pericolosità sociale dell’individuo, è stata davvero una tragedia sfiorata quella di via Mameli. Tante persone residenti nella zona, senza sapere perché, hanno rischiato tanto, troppo.
La ricorrenza
Tra l’altro siamo nel mese che celebra la Giornata contro la violenza alle donne, il prossimo 25 novembre, e un pensiero va a tutte le vittime di stalking. Donne che farebbero bene a denunciare sempre e a prescindere da tutto gli uomini violenti, come in questo caso. E’ un dovere civico, morale oltre che una misura di tutela personale. Perché un’esplosione vicino a una cabina del gas non debba ripetersi.
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