SENIGALLIA - Danneggiata la porta dei bagni pubblici alla stazione ferroviaria, presa a calci da due giovani che pare volessero entrare senza pagare. E’ accaduto sabato notte. A metterli in fuga un tassista che, dopo aver sentito i colpi, si è affacciato.
Colti sul fatto sono scappati. «Ho sentito dei forti rumori, dei colpi ripetuti così sono andato a vedere cosa stesse accadendo – spiega un tassista che era in servizio –, c’erano due giovani, extracomunitari, che prendevano a calci la vetrata e poi sono scappati. I danni sono ingenti anche perché hanno rotto il telaio della porta. Volevano sfondarla per entrare, forse per non pagare ma quando mi sono accorto si sono dileguati».
I pericoli
Quel bagno, pagando, lo utilizzano anche i tassisti non avendo nel loro ufficio, oltretutto inagibile, i servizi igienici.
L’immagine macchiata
Per loro quello è il biglietto da visita della città perché spesso i turisti entrano lì per concordare dei servizi. Non è il periodo di maggiore affluenza turistica ma ci passano ugualmente i turisti anche se meno in questi giorni. I tassisti chiedono una maggiore attenzione sia per il loro ufficio, per il quale sollecitano un ripristino urgente, che per la questione della sicurezza. Ricevendo le chiamate dal fisso, se salterà a causa dell’acqua anche la linea telefonica non avranno modo di prendere gli appuntamenti. Adesso entrano quando lo sentono squillare sperando che non gli cada qualcosa in testa. Fuori però fa freddo, soprattutto di notte. Sul versante della sicurezza l’Amministrazione comunale ha informato che metterà una telecamera sotto la pensilina nello spazio dove sono parcheggiati i taxi ma non può vicino ai bagni, non essendo autorizzato il Comune in un’area che è delle Ferrovie.
Sos sicurezza
Molti utenti e passeggeri lamentano timori nell’utilizzare i bagni pubblici soprattutto la sera e la notte e anche loro vorrebbero che venissero meglio controllati. Da tempo viene chiesto anche un presidio fisso delle forze dell’ordine, magari a rotazione, ma non sembra sia possibile. Le forze dell’ordine transitano, si fermano anche per periodi lunghi, ma non possono stare fisse lì. Non c’è sufficiente personale per poter organizzare un simile presidio con un territorio vasto da controllare.