A Senigallia da Uliassi con il jet da Corea e Venezuela: il tour dei Tre stelle Michelin attira tutto il mondo

A Senigallia da Uliassi con il jet da Corea e Venezuela: il tour dei Tre stelle Michelin attira tutto il mondo
A Senigallia da Uliassi con il jet da Corea e Venezuela: il tour dei Tre stelle Michelin attira tutto il mondo
di Sabrina Marinelli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Novembre 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 10:24

SENIGALLIA - Arrivano dal Venezuela, ma anche dalla Corea, i clienti di Mauro Uliassi e c’è anche chi con il jet privato è partito da Bruxelles, è atterrato a Falconara e poi, finito di pranzare, è ripartito. Turisti da ogni angolo del mondo per provare ciò che la guida Michelin consiglia. Questo vale però solo per i Tre Stelle per i quali esiste anche un tour. C’è, infatti, chi gira il mondo per dedicarsi a un’esperienza gastronomica nei ristoranti più celebri. 

Il brand

«Le Tre Stelle Michelin sono un brand internazionale – racconta Mauro Uliassi – quando Michelin te le assegna certifica che mangiare da te vale il viaggio, garantisce per i ristoranti selezionati.

In questo modo si attiva un circuito internazionale di gente che arriva da ogni parte del mondo, spesso per fare il tour dei Tre Stelle. Quando prendi la terza stella tutto il mondo lo sa. C’è proprio un mercato di vacanze gastronomiche stellate». La conferma per il ristorante Uliassi è arrivata martedì per il sesto anno consecutivo. «Quando decidono di darti la terza stella vuol dire che ti stanno monitorando almeno da quattro o cinque anni – prosegue –. Una volta ottenuta sai bene quali sono gli standard da mantenere. È più difficile ottenerla che mantenerla, ma va ricordato che le stelle sono assegnate al ristorante e non allo chef. Quindi, se il ristorante chiude decadono automaticamente, come è accaduto al St. Hubertus di Norbert Niederkofler, che la proprietà ha venduto, ma lui è stato bravissimo a riaprire da un’altra parte insieme alla sua brigata e a riconquistare le Tre Stelle».

La storia

Mauro Uliassi con la sorella Catia ha iniziato quest’avventura senza immaginare dove li avrebbe portati. Era il 1990, il padre aveva prestato loro dei soldi per avviare l’attività. Spesso si tende ad attribuire tutto il successo a Mauro Uliassi, perché la cucina ricopre il ruolo da protagonista in un ristorante, ma le Tre Stelle Michelin sono state assegnate al ristorante, appunto, quindi nel raggiungere questo traguardo anche la sorella Catia ha avuto un ruolo determinante, occupandosi dell’accoglienza. Sono entrambi orgogliosamente senigalliesi e con la loro attività stanno tenendo alto il nome della città che però fatica ancora sul fronte dell’accoglienza. Come più volte evidenziato da AssoHotel Confesercenti, mancano hotel a 5 stelle. Ci sono ottimi 4 stelle ma chi sceglie il top, andando da Uliassi, pretende il massimo livello anche per pernottare. «Indubbiamente per Senigallia avere due chef della caratura di Uliassi e Cedroni rappresenta una vetrina eccezionale – commenta il sindaco Massimo Olivetti –. I privati stanno investendo. Penso all’hotel La Vela in fase di restyling, dove verranno realizzate ampie suite, o all’hotel previsto all’ex Italcementi. Avremo presto un cinque stelle. Inoltre, il Comune ha avviato un concorso di idee per il nuovo lungomare e a breve partiranno i lavori di pedonalizzazione del lungomare Marconi. Pubblico e privato si stanno muovendo in questa direzione per una città che sia all’altezza dei nostri chef stellati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA