Notte in bianco a Senigallia, ancora l'incubo alluvione con il Misa ad un passo dall'esondazione

Notte in bianco, ancora l'incubo alluvione con il Misa ad un passo dall'esondazione
Notte in bianco, ancora l'incubo alluvione con il Misa ad un passo dall'esondazione
di Sabrina Marinelli
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Martedì 24 Gennaio 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:24

SENIGALLIA  - Una notte in bianco, l’ennesima, trascorsa a monitorare il Misa, sperando che non esondasse di nuovo. Poi il sospiro di sollievo, nella tarda mattinata di ieri, quando i livelli del fiume hanno iniziato a scendere. La città si è fermata. Tutti a casa. Negozi, uffici, scuole e impianti sportivi chiusi. Strade interdette, compresa l’Arceviese all’altezza di Pianello d’Ostra. Chiuso anche il casello dellautostrada in una Senigallia blindata. Il Misa ieri l’ha risparmiata per una questione di centimetri. 

 
Il livello massimo


La piena attesa nella notte è arrivata nel corso della mattina e alle 12.30 circa è stato raggiunto il livello massimo.

La piena sbatteva contro quello che rimane di ponte Garibaldi, dove l’acqua non transitava più. Alla foce la mareggiata rendeva il deflusso ancora più difficile. C’era rimasto davvero poco perché uscisse lateralmente proprio come accaduto il 15 settembre. Non è però successo e, quando ormai si temeva il peggio, la corsa del Misa ha iniziato a rallentare. Verso le 13 il sindaco Olivetti ha ringraziato tutti e gradualmente le attività sono riprese. 


Le altre criticità


Se il fiume non ha dato problemi, il Nevola ha esondato in un punto ad Arcevia ma senza problemi. In diverse zone di Senigallia le caditoie invece si sono intasate allagando le strade. E’ accaduto in via XX Settembre, di fianco al Misa nel tratto del centro storico, in via Adige e anche sul lungomare Italia a Marzocca. «Non vogliamo puntare il dito contro nessuno ma ci sentiamo abbandonati – lamenta Patrizia Fratesi, residente di Marzocca – bisogna fare manutenzione per evitare che si allaghi il lungomare e tenere pulito lo scarico a mare. Il problema si ripresenta ogni volta che piove più del solito e noi dobbiamo preoccuparci che l’acqua non ci entri dentro casa. Vivo con gli stivali di gomma sempre a portata di mano». Problemi con l’acqua, quindi, non solo per chi vive vicino ai fiumi. Polemiche sono state sollevate anche da tanti cittadini soprattutto sui social, esasperati dalla situazione. 

Tutto è iniziato domenica pomeriggio con la decisione di chiudere le scuole e i primi inviti a salire ai piani alti, proseguiti nel corso della notte e della mattinata successiva quando le attività sono rimaste chiuse e anche la viabilità limitata, con molte strade a ridosso del Misa chiuse al transito, per evitare che qualche veicolo si trovasse in situazioni di pericolo nel caso di un’esondazione. Gli inviti ad allontanarsi dagli argini sono stati rivolti anche ai pedoni più volte.

«Salite ai piani alti»

«Restate a casa» e «salite ai piani alti» sono stati, invece, i tormentoni che hanno scandito la serata di domenica fino alla tarda mattinata di ieri. Inviti alla prudenza e a portarsi ai piani alti anche a Trecastelli, che ieri ha sospeso le lezioni. In via precauzionale è stata disposta la chiusura dell’ultimo tratto di Via Vallisce al confine con Corinaldo fino al cessato allarme. Chiuso il cimitero a Corinaldo dove diverse strade sono state temporaneamente interrotte alla circolazione. Uno smottamento si è registrato in via Sant’Isidoro. Qualche strada allagata anche ad Ostra Vetere, dove la protezione civile ha girato tutto il giorno per controllare la situazione e intervenire laddove necessario.

Nel corso della giornata l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi e il vicecommissario Stefano Babini si sono recati al Coc di Senigallia per monitorare di persona la situazione. Una nuova allerta meteo per rischio idrogeologico, ma con criticità gialla, è stata diramata per la giornata di oggi dalle 14 alle 24. Le scuole restano regolarmente aperte.

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