Pulizia del Misa, dove mettere i detriti? «Non sono idonei per la spiaggia di velluto»

L’assessora Campagnolo, niente ripascimento: «Non rispetta la grammatura che la caratterizza»

Pulizia del Misa, dove mettere i detriti? «Non sono idonei per la spiaggia di velluto»
Pulizia del Misa, dove mettere i detriti? «Non sono idonei per la spiaggia di velluto»
di Sabrina Marinelli
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Sabato 9 Marzo 2024, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 15:11

SENIGALLIA - I detriti rimossi dal Misa, durante le operazioni di pulizia dell’alveo, non sono idonei per la spiaggia di velluto. Non verranno quindi riutilizzati per il ripascimento. Ad ipotizzare questo utilizzo, per varie spiagge delle Marche, era stata proprio la Regione nei mesi scorsi. «La percentuale di sabbia presente è troppo bassa per essere utilizzati per il ripascimento della spiaggia di velluto – spiega Elena Campagnolo, assessora all’Ambiente del Comune Senigallia – non rispetta la grammatura che la caratterizza. Magari potrà andare bene per altri arenili, questo non posso saperlo, ma di sicuro non per il nostro».

La rimozione

Dopo aver esaurito lo spazio nel parcheggio dell’autostrada, altro materiale è stato portato anche nell’hinterland. «Abbiamo avuto rassicurazioni – prosegue l’assessore Campagnolo - sul fatto che il parcheggio dell’autostrada verrà liberato a breve».

Il Comune ha sistemato l’aiuola di fronte al casello mettendo anche la scritta di Senigallia, e per l’arrivo dei turisti far vedere ancora montagne di detriti, che possono ricordare all’alluvione, non sarebbe il massimo. Ecco perché l’Amministrazione comunale ha sollecitato la loro rimozione e presto verrà fatto. Così è stato garantito. Dove finirà quel materiale sarà la struttura commissariale a deciderlo.

Lo stesso vale per la montagna di detriti presente ad Ostra, che tanto preoccupa i cittadini. Si tratta sempre di materiale rimosso dall’escavo del fiume, nei lavori di pulizia del Misa inseriti nelle opere di mitigazione del rischio idraulico, dopo l’alluvione del 15 settembre 2022. «Già alcune settimane fa, riscontrando scarsa informazione sul "monte di terra" alla Zipa, tipo quanti metri cubi di materiale estratto dall'alveo del Misa e all'ex porto canale sia stato portato a Ostra – interviene Andrea Storoni consigliere comunale di Ostra, capogruppo di Vivere Ostra -, avevo chiesto se verrà usato per il ripascimento della spiaggia di velluto, oppure se avrà altra destinazione». Il materiale ghiaioso e argilloso prelevato dal Misa è arrivato alla Zipa di Casine dopo che l'area di stoccaggio a Senigallia si era riempita. «Torno sull'argomento per due motivi – prosegue -: il primo è che il materiale, a occhio, sembra essere depositato a terra, senza alcuna protezione dal percolamento in falda, è regolare? Si può fare? Il secondo è che il "monte" sia del tutto disomogeneo, ghiaia, sabbia, limi, 2argille e scarti vegetali, per cui viene naturale domandarsi, qualora venga riusato per il ripascimento se, oltre alle analisi chimico-fisiche per valutarne la compatibilità con il litorale, sia necessario vagliare ovvero separare i limi, le argille e i resti vegetali. Che fine faranno questi depositi artificiali?».

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