Senigallia, dal fiume Misa spuntano altre bombe della Seconda Guerra Mondiale: chiuso il ponte di Bettolelle

Senigallia, spuntano altri ordigni bellici dal fiume Misa: chiuso il ponte di Bettolelle
Senigallia, spuntano altri ordigni bellici dal fiume Misa: chiuso il ponte di Bettolelle
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 30 Novembre 2023, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 12:20

SENIGALLIA - Trovati altri ordigni bellici nel tratto di Misa a ridosso del ponte di Bettolelle, che ieri pomeriggio è stato chiuso al traffico. I lavori di pulizia erano stati interrotti lo scorso 16 ottobre dopo il ritrovamento di due mine. «Sono della stessa tipologia dei precedenti – spiega Nicola Regine, assessore alla Protezione civile – ne sono stati rinvenuti una decina e potrebbero essercene anche altri. Sono emersi nel corso della bonifica, disposta a seguito dei precedenti ritrovamenti». 

La precauzione 

A scopo precauzionale la viabilità è stata interdetta, fino a quando non verranno rimossi.

Gli ordigni, risalenti alla Seconda guerra mondiale, sono stati recintati e saranno sorvegliati fino all’arrivo degli artificieri. Non era stata predisposta prima una bonifica, dando per scontato che la pulizia del fiume fosse di routine. «Verosimilmente – conclude l’assessore -, una pulizia così approfondita non era stata mai eseguita dai tempi dell’ultimo conflitto mondiale». Carlo Ciccioli, capogruppo in consiglio regionale di Fdi, sottolinea i grandi interventi in corso a fronte di «anni di assoluta incuria. La manutenzione e il controllo del territorio è stato per troppo tempo considerato solo un costo, non è così. È un investimento per la sicurezza. Stiamo procedendo con celerità, affrontando con determinazione e senso di responsabilità gli iter burocratici farraginosi che andranno assolutamente modificati. Il Misa è la priorità».

I conti non tornano

All’opposizione non tornano invece i conti, come riporta una nota del gruppo fiume costituito da Pd Valli Misa e Nevola, Pd Senigallia, Vola Senigallia, Vivi Senigallia e Diritti al futuro. «Per la seconda volta in un mese assistiamo alla rimozione della barra di foce sul fiume Misa – commentano -: 100mila euro stanziati per 5mila metri cubi e solamente due anni fa è stato speso 1.300.000 per 3mila mc. Facciamo difficoltà a capire quale cifra sia corretta, vista la distanza impressionante tra i numeri».

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