Il ponte 2 Giugno si può abbattere: c’è anche l’ok della Soprintendenza

Il ponte 2 Giugno si può abbattere: c’è anche l’ok della Soprintendenza
Il ponte 2 Giugno si può abbattere: c’è anche l’ok della Soprintendenza
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Mercoledì 19 Febbraio 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 17:45

SENIGALLIA  - Autorizzata dalla Soprintendenza ai beni architettonici la demolizione del ponte 2 Giugno. Il verdetto, tanto atteso, comprende anche una prescrizione. Le balaustre attuali dovranno infatti essere recuperate. Il nuovo ponte 2 Giugno quindi esteticamente sarà simile all’attuale, tranne per il fatto che sarà a campata unica, senza pile in alveo, e avrà il rinforzo interno di acciaio nelle balaustre, ricoperte in pietra. 

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Il via libera non era affatto scontato. C’era infatti il timore che non venisse autorizzata la demolizione. Il progetto approvato sul piano strutturale lo scorso 27 novembre, nel corso di una conferenza dei servizi, è il terzo presentato dal Consorzio di bonifica delle Marche, il braccio operativo della Regione che ha finanziato l’opera per 2,5 milioni. I primi due infatti non avevano convinto. L’arcata del bianco era apparsa ingombrante perché copriva gli edifici intorno, in particolare i Portici Ercolani e il Foro Annonario. Il secondo, quello rosso, non consentiva per chi lo avrebbe percorso a piedi di guardare fuori. Era alto infatti 2,30 metri. Questa seconda soluzione aveva però incontrato il gusto del professore Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte suggeriva qualche miglioria mantenendo questa opzione. Facendo tesoro del suo consiglio, l’ingegnere Nafez Sager, che ha progettato l’opera, l’ha riproposta in versione più bassa. 

 

La balaustra nel terzo prospetto, quello definitivo, è infatti di 1,10 metri e consentirà quindi di guardarsi intorno passeggiandoci sopra. «Abbiamo ricevuto dalla Soprintendenza il permesso per demolire l’attuale ponte – spiega Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche – C’è stata data una prescrizione che riguarda la balaustra. Dovrà essere mantenuta quella attuale. Andremo quindi ad adattare il ponte che abbiamo presentato a novembre alla conferenza dei servizi, inserendo la balaustra in pietra come richiesto». Era del resto anche il desiderio del sindaco Mangialardi che, interpretando i desideri dei senigalliesi, aveva chiesto che il risultato finale fosse quanto più simile all’attuale. Così sarà. Del resto era già stato previsto perché l’ultimo progetto, pur avendo le balaustre in acciaio corten, contemplava la possibilità di rivestirle in pietra. 

Il nuovo ponte è stato finanziato dalla Regione come opera idraulica. L’eliminazione delle pile in alveo ed altri accorgimenti tecnici consentiranno alla piena del fiume di defluire più in fretta verso il mare, scongiurando quindi rallentamenti che potrebbero portare ad un’esondazione in centro storico. «Per quanto riguarda i tempi – prosegue Netti – noi a marzo siamo pronti a partire con l’appalto, stiamo infatti aspettando solo l’autorizzazione paesaggistica del Comune. Non vogliamo interferire però con la stagione turistica e quindi la tempistica verrà valutata in accordo con il Comune». Il nuovo ponte potrà essere sia carrabile che pedonale. Sarà poi l’ente a decidere.

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