Decine di ragazzi a letto con la febbre alta dopo la festa di Carnevale in discoteca: Covid escluso dai tamponi, da ripetere

Decine di ragazzi a letto con la febbre alta dopo la festa di Carnevale in discoteca: Covid escluso dai tamponi
Decine di ragazzi a letto con la febbre alta dopo la festa di Carnevale in discoteca: Covid escluso dai tamponi
di Sabrina Marinelli
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Sabato 5 Marzo 2022, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 10:16

SENIGALLIA  - Decine di giovani con la febbre alta dopo la festa di Carnevale di lunedì scorso al Megà. L’Asur sta indagando ma smentisce che ci siano casi di legionella. È un giallo al momento riuscire a capire come sia possibile che, negli ultimi due giorni, diversi ragazzi si siano ritrovati con la febbre molto alta, tra 39 e 40 gradi. Sarebbero circa una ventina anche se sui social girano numeri anche più alti. 

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Di certo ce ne sono 13 in una scuola superiore, sei in una classe, sette nell’altra, oltre ad alcuni tra fratelli e sorelle degli studenti.

Il tampone rapido per il Covid, eseguito più volte, avrebbe dato esito negativo. Solo il molecolare però potrebbe essere più preciso. Due di questi giovani, stando a quanto riportano i genitori degli amici, sarebbero positivi, ma l’Asur non conferma questo dato. «Appena ho appreso di questi casi di giovani con la febbre molto alta – spiega il sindaco Massimo Olivetti – ho subito chiamato il dottore Daniel Fiacchini del Dipartimento di prevenzione per capire cosa stesse accadendo. Mi ha rassicurato sul fatto che stiano verificando e che la situazione sia monitorata. L’intervento del Comune, che di solito viene chiesto per un’ordinanza da emettere nel caso di impianti contaminati da legionella – aggiunge – non è stato chiesto, almeno non finora».

Alle 20 quindi il primo cittadino non aveva notizie dei casi di legionella che, stando ai social, invece c’erano. «Assolutamente non abbiamo alcun caso di legionella – chiarisce il dottor Fiacchini del Dipartimento di prevenzione - Le indagini sono in corso». Riguardo al numero di giovani con febbre alta aggiunge: «Non ne abbiamo di certi. Ogni numero è errato al momento». Il Dipartimento di prevenzione non è solito rilasciare dichiarazioni ma, in questo caso, per evitare inutili allarmismi, ha ritenuto opportuno farlo. Resta davvero un mistero capire cosa stia accadendo a questi giovani. Alcuni son stati visitati proprio per verificare se si trattasse di legionella, ed è stata esclusa.

«Ovviamente siamo dispiaciuti per questi ragazzi che stanno male – intervengono Enzo e Gabriele Tombari, titolari della discoteca Megà – ma prima di sparare a zero sui social contro un’attività la gente dovrebbero avere conferme di quello che dice. Lunedì sera c’erano circa mille persone, se ci fosse stato qualcosa nell’acqua o nell’aria, non credo che si sarebbero ammalati solo in venti. Riguardo i controlli dell’Asur – proseguono smentendo un’altra voce diffusa sui social ieri pomeriggio – oggi (ieri ndr) non è venuto nessuno. Ci sono stati i controlli di routine in precedenza ma tutti superati». 


Secondo i titolari si tratterebbe di influenza. «Lunedì sera diversi ragazzi sono stati fuori poco vestiti, qualcuno con la maglietta a maniche corte – aggiungono – ed erano anche sudati. Addirittura il giorno dopo i genitori sono tornati in discoteca a riprendersi i giubbotti dei figli perché, nonostante fossero 5 gradi fuori, se n’erano andati via senza. L’influenza è sempre esistita. Siamo stanchi di essere sempre tirati in ballo come se di ogni cosa la colpa sia la nostra. Ci tuteleremo ad ogni modo».

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