L’Anpi di Senigallia “chiama” il sindaco Olivetti: «Celebriamo insieme il 25 Aprile»

La critica all’amministrazione: «Hanno ridimensionato la festa, riducendola a rito formale»

L’Anpi di Senigallia “chiama” il sindaco Olivetti: «Celebriamo insieme il 25 Aprile»
L’Anpi di Senigallia “chiama” il sindaco Olivetti: «Celebriamo insieme il 25 Aprile»
di Sabrina Marinelli
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Lunedì 18 Marzo 2024, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 13:44

SENIGALLIA L’Anpi cerca un confronto con l’Amministrazione comunale in vista della celebrazione istituzionale del 25 Aprile in piazza Roma. Ha chiesto e ottenuto un primo incontro (che si è svolto il 29 febbraio scorso) con il sindaco Olivetti, da cui attende risposte. Da queste dipenderà la forma di partecipazione alla manifestazione dell’Anpi che, comunque, intende esserci. E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea della sezione senigalliese che si è svolta venerdì. Il dibattito ha toccato molti temi sia internazionali che nazionali e anche locali.

La memoria

Ad aprire i lavori è stata la relazione politica introduttiva del presidente Leonardo Giacomini che ha detto «essere antifascisti oggi significa essere contro il razzismo, il nazionalismo e contro chi approfitta della crisi sociale per dividere il Paese, farlo regredire politicamente, culturalmente, moralmente».

Poi ancora «essere antifascisti oggi è molto più che fare memoria. Significa adattarla questa memoria ai tempi che viviamo e ai nuovi pericoli. Ricordiamoci sempre che la Costituzione Italiana non è afascista ma antifascista. Come Anpi abbiamo chiesto al nostro sindaco di ripristinare il Comitato delle celebrazioni del 25 Aprile, che è una festa nazionale, occorre ricordarlo? Coinvolgendo e dando spazio all’associazionismo a tale evento collegato».

È stato proprio quest’ultimo aspetto, il rapporto con l’attuale Amministrazione comunale, ad aver suscitato un acceso dibattito nell’assemblea. E’ emersa una forte critica da una parte della platea a quella che è stata considerata un’eccessiva cautela nella ricerca di un’interlocuzione con gli attuali amministratori. «Se costoro hanno ridimensionato, con la volontà di svuotarla, la festa del 25 Aprile – riporta una nota dell’Anpi -, riducendola ad un breve e mesto rito formale, e data anche la presenza tra di loro di esponenti di non chiara cultura antifascista, perché cercare ancora un confronto? Su quali basi? La decisione è stata quella di attendere e valutare la risposta che verrà dal sindaco, dalla quale dipenderà la forma della partecipazione dell’Anpi ai momenti ufficiali, ai quali non si intenderà comunque rinunciare».

La manifestazione

Intanto è partita l’organizzazione della Festa della Liberazione che da diversi anni l’Anpi tiene il pomeriggio del 25 aprile al Foro Annonario, con momenti conviviali di musica e cultura. Il primo cittadino ieri non ha risposto in merito alla richiesta di Anpi di ripristinare il comitato organizzativo. L’associazione ci spera ancora nella possibilità di celebrare un 25 Aprile uniti con il Comune per ricordare la Liberazione e condannare il fascismo.

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