ASCOLI - La presentazione di un libro scatena l’ennesima bufera. È “Cento. Eredità di una rivoluzione” e disegna cento ritratti, storie, aneddoti nel centesimo anniversario della marcia su Roma. L’evento, organizzato da Casapound, si terrà venerdì alle 19 al Caffè Bistrot, in centro storico. «Non bisogna avere paura dei morti. Si tratta di un momento culturale.
Si parlerà di tanti uomini e donne che hanno fatto la storia, come Gentile, Pirandello, Ondina Valla. Credo sia necessario uscire dalla diatriba fascismo-antifascismo. Il volume è stato presentato in tutta Italia. Invitiamo Anna Casini e tutti quanti a partecipare ad una lezione di storia» afferma Lorenzo Marchei, uno dei responsabili Casapound.
Sulla vicenda interviene Pietro Perini, presidente dell’Anpi di Ascoli.
Casini: «No a toni nostalgici e trionfalistici»
«Non vogliamo censurare la ricerca e la divulgazione di un periodo tanto oscuro quanto fondamentale nella storia del nostro Paese, ma non possiamo accettare che ciò venga fatto con toni nostalgici e trionfalistici, soprattutto in un territorio che ciclicamente è costretto a osservare episodi simili: dalla famosa cena di Acquasanta, passando per le foto di Mussolini appese nelle scuole - sottolinea la consigliera regionale dem, Anna Casini -. Come Pd chiediamo una presa di posizione forte e decisa da parte del sindaco e delle autorità, contro il fascismo e contro queste riproposizioni». Dello stesso parere i deputati Augusto Curti e Irene Manzi. «Ci lasciano preoccupati e perplessi i toni da apologia, revisionisti e nostalgici che accompagnano questo volume. Il fascismo è stata una dittatura liberticida e sanguinaria che non si può riabilitare». Pronta la risposta di Giorgio Ferretti, responsabile provinciale di Casapound.
Fioranvanti si smarca
«Apprendiamo con sgomento della levata di scudi del Pd. Leggiamo che non si vogliono censurare la divulgazione e gli studi storici, ma la richiesta del Pd smentisce una facciata di rispetto per la storia che ancora ci si ostina a censurare per motivi ideologici. La presentazione di “Cento” è la volontà di parlare di uomini e donne che hanno lasciato un segno indelebile negli ambiti più diversi. I profili selezionati rappresentano eccellenze umane. Sulla vicenda il sindaco Marco Fioravanti si smarca: «È un evento privato, non organizzato dal Comune» ma Ascolto & Partecipazione lo incalza: «La sua firma antifascista al nostro banchetto diverrebbe, oltre che una presa in giro, un gesto offensivo nei confronti dei partigiani che diedero la vita per liberare la città dal nazifascismo».
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