L’ultimo gesto d’amore di Luca Guercio, grazie al 31enne morto dopo lo scontro in moto a Camerano in 5 possono vivere

L’ultimo gesto d’amore di Luca Guercio, grazie al 31enne morto dopo lo scontro in moto a Camerano in 5 possono vivere
L’ultimo gesto d’amore di Luca Guercio, grazie al 31enne morto dopo lo scontro in moto a Camerano in 5 possono vivere
di Giacomo Quattrini
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Venerdì 23 Giugno 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 10:42
OSIMO Cinque persone da ieri hanno una nuova vita grazie a Luca Guercio, il 31enne osimano morto mercoledì dopo un’agonia durata giorni, in seguito al terribile incidente avvenuto vicino alla svincolo della Direttissima del Conero a Camerano. Grazie al via libera dei genitori, l’equipe medica di Torrette, guidata dalla dottoressa Francesca De Pace, ha avviato mercoledì sera le delicatissime operazioni per il prelievo degli organi. Luca è riuscito donare tutto quello era donabile, considerando che il trauma che ha comportato il coma, e poi il decesso, era a livello cerebrale.  


La generosità 


Gli interventi di espianto sono andati a buon fine e gli organi hanno potuto raggiungere ieri cinque persone in attesa di trapianto. Con numeri che al Centro trapianti di Torrette sono in aumento nel mese di giugno dopo un periodo di opposizioni alla donazione. Per i famigliari di Luca, che in un momento di immenso dolore hanno mostrato coraggio e generosità, sono anche ore di attesa. Quella di riavere la salma dell’amato figlio, che al di là del prelievo di organi, è tuttora a disposizione dell’autorità giudiziaria. 
In corso c’è una indagine da parte della polizia stradale di Jesi, che era intervenuta per i rilievi dell’incidente a Camerano, per accertare la causa della morte e la dinamica dello schianto della moto di Luca su un furgone, per escludere eventuali responsabilità penali con l’ipotesi, ora, di omicidio stradale se venissero individuate.

Nel frattempo, già mercoledì sera a Torrette, tantissimi amici di Luca hanno voluto stringersi al dolore dei suoi genitori e della sorella Letizia. Un dolore straziante che ha spinto la famiglia a non voler organizzare un funerale pubblico. Al momento l’intenzione sarebbe quella di allestire la camera ardente alle Onoranze funebri Ba.Mi.OF al Coppo di Sirolo, dove fare una cerimonia privata, lontano dalla Osimo che in queste ore sta inondando di messaggi i Guercio, portando vicinanza ma acuendo al contempo la tristezza. D’altronde si tratta di una famiglia osimana molto nota e stimata. Claudio ha vissuto prima al Guazzatore e poi nel vicino rione San Giovanni dove è cresciuto Luca. Ha poi sposato Debora, fabrianese, e gestito due punti vendita, la Linea Cucine Arredamenti vicino al Cargo Pier e la Guercio Architecture davanti l’Ikea, dove lavorava lo stesso Luca. «Aveva studiato architettura a Firenze, era un professionista molto bravo, ricercato da clienti anche importanti, di un target elevato, era il trascinatore dell’azienda di famiglia. Claudio aveva puntato su di lui» ha ricordato commosso Maurizio, un amico di famiglia. 


I ricordi


Sui social tra i ricordi c’è quello dello Skatepark di Osimo che Luca frequentava: «Abbiamo passato giorni di rabbia e apprensione, cercando nell’amico che avevamo più vicino risposte che purtroppo non c’erano. Ci hai lasciato all’inizio dell’estate. Come a ricordare quelle stagioni quasi infinite che passavamo insieme tra i gradoni del park e serate intere condividere progetti, cazzate e risate. Ti ritroveremo sempre tra di noi, in mezzo alle storie di chi ha vissuto questo spazio e, anche se lontano, ha un buon ricordo di te a fianco».
 

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