Camerano, schianto in moto, Luca Guercio non ce l'ha fatta: l'architetto muore a 31 anni dopo 12 giorni di agonia

Camerano, schianto in moto, Luca Guercio non ce l'ha fatta: l'architetto muore a 31 anni dopo 5 giorni di agonia
Camerano, schianto in moto, Luca Guercio non ce l'ha fatta: l'architetto muore a 31 anni dopo 5 giorni di agonia
di Giacomo Quattrini
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Giovedì 22 Giugno 2023, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 14:54

CAMERANO - Non ce l’ha fatta Luca Guercio, il 31enne originario di Osimo e residente a Camerano, che venerdì 9 giugno era rimasto ferito gravemente in seguito ad un terribile incidente con la sua moto di grossa cilindrata. Lo schianto contro un furgone all’altezza dello svincolo che conduce al negozio Big Air di Camerano, sulla Direttissima del Conero. Il 31enne catapultato sull’asfalto in maniera violenta ha avuto un arresto cardiaco, riportando profonde ferite e un trauma cranico.

Conosciuto in zona come ingegnoso architetto, erede della nota famiglia osimana che ha negozi di arredamento, Luca era apparso subito gravissimo. 

L’angoscia

Soccorso già privo di sensi, i sanitari dell’automedica di Osimo e dalla Croce Gialla di Camerano erano riusciti a far ripartire i battiti e farlo trasferire a Torrette in eliambulanza, ma le condizioni critiche l’hanno costretto al coma per 5 giorni.

Uno strazio per i suoi famigliari. Cinque giorni durante i quali Luca ha cercato di combattere, ma il quadro clinico non ha mai dato molte possibilità di ripresa. In tanti in questi giorni hanno pregato per il miracolo ma non c’è stato nulla da fare e dopo diversi monitoraggi nella speranza di segnali di speranza, ieri in tarda mattinata è stato clinicamente dichiarato morto. I famigliari pur nel dolore più grande, hanno trovato la forza di dare il consenso per l’espianto degli organi. In queste ore si stanno svolgendo tutti gli esami utili a studiare l’intervento per la donazione e poi, già oggi forse, verrà annunciata la camera ardente e la data dei funerali. 

Lo strazio

A piangere il giovane la sorella Letizia, il papà Claudio, titolare della Linea Cucine Arredamenti di Osimo, che aveva scritto il nome Luca nel giardino in questi giorni, e poi la mamma Debora Rallo, che tramite Facebook gli aveva inviato uno struggente messaggio per incitarlo a combattere. «Amore della mia vita sei la forza che ho di andare avanti» aveva scritto. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati quando la notizia del decesso è iniziata a circolare tra Osimo e Camerano. Tra i più significativi quello dell’amico Lorenzo: «Umiltà, onestà, astuzia, tu eri tutto questo, mi hai sempre regalato sorrisi grazie alla tua affabilità. Ci vediamo tra gli angeli». La polizia stradale di Jesi dovrà ora accertare la dinamica dell’incidente e le possibili conseguenze penali per la sopraggiunta morte di Luca.

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