LORETO - Mai più voli in biplano o con ultraleggeri sopra la Santa Casa di Loreto, fatti spesso come saluti devozionali alla Vergine Nera Patrona degli aviatori. I due consiglieri di minoranza Cristina Castellani e Gianluca Castagnani della lista Siamo Loreto hanno protocollato ieri una interrogazione da discutere in consiglio comunale. Nel testo si sollecita il sindaco Moreno Pieroni a «scrivere alle autorità aeree competenti affinché si definisca una sorta di area interdetta al volo attorno al Santuario Mariano anche per ragioni legate ad evitare atti terroristici dal cielo».
A finire nel mirino non sono le manifestazioni autorizzate o passaggi istituzionali, ma i sorvoli a bassa quota di biplani o altri piccoli aerei. Già nel 2017, dopo l’incidente nella vicina Squartabue di Recanati, quando un biplano si schiantò su un gazebo di un ristorante senza fortunatamente conseguenze mortali, i due consiglieri di minoranza presentarono una interrogazione consiliare per chiedere di avviare comunicazioni con l’Enav in merito ai voli sopra il centro abitato di Loreto che partono dalle piste di piccoli velivoli nelle zone circostanti. Con la nuova interrogazione, a quattro anni esatti dalla prima e a pochi giorni dal drammatico incidente di San Donato Milanese, con otto vittime nello schianto di un aereo privato su un edificio, si chiede a Pieroni se «in ragione delle misure di antiterrorismo, l’area del centro comprensiva della Basilica della Santa Casa è fuori dai permessi di sorvolo, ultraleggeri, alianti e similari» o ancora nulla è stato fatto in merito.
E si chiede se «si possono studiare delle formule equiparabili ad ordinanze sindacali per regolarli» o se «esistono ordinanze a tutela della quiete dei cittadini in giornate ed orari di riposo come ad esempio la domenica nel rispetto della normativa anti inquinamento acustico e del codice civile».
In effetti «ancora oggi –commentano Castellani e Castagnani- si assiste continuamente, soprattutto nei fine settimana, al passaggio di questi aerei sopra le frazioni di Loreto oltre che altre aree abitate della città.
Questo perché «la Basilica custodisce tesori ineguagliabili che un incidente aereo potrebbe danneggiare» ma non solo, «ci sono scuole, abitazioni, supermercati, campi da gioco e la tutela dell’incolumità umana e dei manufatti deve essere presa in seria considerazione dall’amministrazione comunale» chiosano Castellani e Castagnani.
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