I resti archeologici sotto la stanza dei bambini, nell'area dello scavo l'appartamento già venduto a una famiglia

Gòli straordinari resti archeologici sotto la stanza dei bambini, nell'area dello scavo previsto un appartamento già venduto a una famiglia
Gòli straordinari resti archeologici sotto la stanza dei bambini, nell'area dello scavo previsto un appartamento già venduto a una famiglia
di Massimo Foghetti
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Giovedì 16 Marzo 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 15:21

FANO - E’ grazie al fervore edilizio che da qualche tempo si è manifestato in città, anche in pieno centro storico che si deve l’eccezionale ritrovamento archeologico che ha avuto luogo in via Vitruvio.

Un edificio in corso di ristrutturazione, diviso a metà tra il noto imprenditore Paolo Antognoni e un altro proprietario, il cui progetto prevede la realizzazione di 5 appartamenti da una parte e 5 dall’altra, ora è al centro dell’attenzione di tutti gli studiosi di storia romana.

 

L’imprenditore Antognoni

In modo particolare a Paolo Antognoni è andato il ringraziamento della Soprintendenza all’Archeologia di Ancona per la disponibilità e la collaborazione prestata nello svolgere le indagini tese a sondare il sottosuolo. Dei 5 appartamenti progettati, uno è già stato prenotato da una famiglia che intende insediarsi nello stabile in oggetto e, guarda caso, la cameretta da letto prevista per i due bambini figurerebbe proprio sopra lo scavo che ha riportato alla luce il prestigioso ambiente di oltre 2.000 anni fa.

Non solo, ma la storia, come la vita della città è continuata anche nei secoli successivi e chissà quante persone hanno vissuto in quel luogo, durante gli anni del Medioevo, del Rinascimento, dell’epoca barocca, del secolo dei lumi, testimoniati dalla presenza di piccoli reperti di uso comune, cocci soprattutto, ma oggetti molto significativi per gli studiosi.

Lavori sospesi

Al momento non si sa quando i lavori riprenderanno. Lo stesso Paolo Antognoni, di fronte alla eccezionalità del rinvenimento e alla probabilità che possa appartenere alla basilica di Vitruvio, ha messo da parte i suoi interessi personali e si è dimostrato disposto a fare la sua parte per assecondare gli intenti della Soprintendenza.

Certo è che ampliandosi l’area da esplorare anche le istituzioni devono fare la loro parte. Il deputato di FdI Antonio Baldelli ha già annunciato una prossima visita allo scavo di via Vitruvio del ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano ma ora c’è anche l’invito del sindaco di Fano Massimo Seri.

L’invito al ministro

«Ho invitato il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano – ha evidenziato il sindaco - a visitare i reperti archeologici che potrebbero appartenere alla basilica di Vitruvio. La recentissima scoperta archeologica, obbliga a interventi immediati di ricerca e conservazione e, parallelamente, a progetti di grande importanza di promozione culturale. Fano ha un patrimonio archeologico da primato: conserva la più estesa cinta muraria al mondo, seconda solo a quella di Roma; possiede un teatro e un anfiteatro romani; l’Augusteum, un museo archeologico, il museo della via Flaminia; domus con pavimentazioni musive e alzati affrescati; un criptoportico e l’arco di Augusto, ovvero la porta Urbica della città antica, che marca fattivamente l’approdo al mare della consolare via Flaminia. È un patrimonio costruito su precetti precisi e rappresentativo di valori universali: gli uni e gli altri codificati da Marco Vitruvio Pollione, in età Augustea, nel libro del De Architectura. Contribuire a estendere le ricerche potrebbe portare a un clamoroso risultato per l’archeologia classica».

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