La generosità dopo la tempesta
aiuti dai bagnini di Senigallia

La generosità dopo la tempesta aiuti dai bagnini di Senigallia
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Martedì 16 Luglio 2019, 07:10
NUMANA - Dalla spiaggia di velluto è partita una gara di solidarietà tra i bagnini per aiutare i colleghi di Numana, danneggiati dall’ultima ondata di maltempo. Una sorta di colletta, in cui ognuno ha donato ciò che poteva, diventata presto virale fino a coinvolgere gran parte della regione con la regia di ConfCommercio Marche Centrali. «Abbiamo pensato di aiutare i nostri colleghi di Numana dando ciascuno qualcosa – racconta Claudio Pompei, titolare dei Bagni Licia 99 sul lungomare Alighieri –, il resto l’ha fatto Confcommercio che ha coordinato la raccolta estendendola anche ad altre realtà».

Un centinaio di attrezzature sono state donate da Senigallia, il resto, oltre 300, dalle altre località balneari. «È stata un’altra grande prova dello spirito nobile delle imprese marchigiane – interviene Giacomo Bramucci, presidente di ConfCommercio Marche Centrali -. Nelle ore successive alla tempesta che ha devastato le spiagge della riviera del Conero, in particolare Numana, è partita una gara di solidarietà, coordinata da Confcommercio Marche Centrali, grazie alla quale da nord e da sud si sono raccolti più di 300 tra lettini, sdraio ed ombrelloni e si sono consegnati nelle spiagge devastate».

Senigallia si è subito attivata e poi Palombina Nuova, Ancona, Pedaso, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, fino a Pedaso e San Benedetto del Tronto hanno risposto con grande spirito all’appello lanciato da Sib - ConfCommercio Marche Centrali. «Toccanti sono stati i messaggi e le dimostrazioni di affetto dei destinatari di questa iniziativa benefica – aggiunge Bramucci -. Ancora una volta si è dimostrato che una rete di imprenditori può davvero fare la differenza e che c’è da imparare tanto da chi ha questa idea di solidarietà. ConfCommercio Marche Centrali ringrazia tutti i soci che si sono prestati a donare attrezzature, a trasportarle a Numana e ad accorrere in aiuto dei colleghi in difficoltà».
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